venerdì 15 luglio 2011

Traffico di pensieri

Rientro a casa dopo l'ufficio, sono quasi le 19 di un venerdì d'estate trafficatissimo, dove tutti vanno via, scappano da questa calda città per evadere in una casa al mare, al lago o sono in partenza per le agognate vacanze. Io ferma al semaforo osservo le altre auto e gli altri "piloti" e mi domando cosa passerà per la loro testa, siamo tanti ma siamo tutti soli, e la mia solitudine interiore cresce, dovrei mettere ordine ai miei tanti pensieri, senza fare sconti a me stessa ma, si sa, alla fine si è indulgenti con se stessi.
Sono disorientata, vorrei una carezza sulla testa, un tranquillo shampoo d'affetto e torna alla mente un ricordo vivissimo di una lontana estate... siamo già a metà luglio e io sarò in ferie dal 25 ma non andrò da nessuna parte, vorrei fuggire lontano ma resto saldamente aggrappata ai miei doveri di figlia e accorro al richiamo di un padre che è una persona speciale ma lo sto scoprendo ora, da poco, perché lui non è di molte parole e non si esprime con abbracci o cose del genere, è una persona che tiene tutto per sé, anche i dolori. Si, anche i dolori fisici, ero fuori un weekend e lui non mi ha detto che stava male, bloccato dal "colpo della strega" perché sapeva che sarei rimasta con lui. Vorrei dirglielo che sono fiera di lui ... ma ...eccolo, il mio traffico di pensieri: sono partita da un semaforo sulla strada di ritorno a casa e dove sono arrivata?

La foto di oggi l'ho scattata all'isola d'Elba, a maggio, tre giorni fantastici organizzati per un motogiro, io che in questa meravigliosa isola non c'ero mai stata, ho scoperto un'altro posto che resterà nel cuore, e la voglia irrefrenabile di scattare fotografie si scatena per fermare i ricordi, per risentire i profumi della natura nel rivederle.
Eravamo un gruppo di 70 persone di tutte le età che hanno in modo rumorosamente goliardico invaso un villaggio meraviglioso, con tre piscine e spiaggia privata: abbiamo macinato tanti km. in moto ed io ho avuto un eccellente pilota. E infine le serate con gli Amici a ridere, ridere, ridere fino a notte fonda, seduti su un tetto a mangiare una "carbonara" in piena notte, tante risate da far venire i crampi allo stomaco e ancora, quando sono triste, ci ripenso e un sorriso mi torna sul viso. Il ricordo che resta impresso nel cuore e nella mente è quello di aver passato tre giorni stupendi e la sensazione è la stessa di quando, ai tempi della scuola, si faceva la gita e ci si divertiva... con niente! Questa è l'essenza dell'amicizia e questa basta a farci star bene in qualunque posto.

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