lunedì 18 luglio 2011

Auto Review: Mini Coupè

Quella in oggetto è una vettura che sto seguendo da diverso tempo, un paio d’anni or sono ricordo di aver pubblicato alcuni schizzi relativi al progetto su OGTC tratti da infomotori; tale indiscrezione prende oggi forma (sebbene con leggere modifiche rispetto al progetto “trafugato” dal web).

Dopo il successo commerciale del restyling di casa Mini-BMW, oltre alle celebri alternative rielaborate in chiave moderna come ad esempio Van e SUV, questa nuova proposta dal carattere sportivo sembra rivoluzionare per l’ennesima volta la mitica compatta by J.Cooper.

Il Design

Rispetto alle precedenti, Coupè tende ad allargare il suo profilo perdendo inoltre alcuni cm in altezza, il risultato minuto e bombato la rende appetibile ad un pubblico più vasto, dando origine ad una vettura sportiva dalla compattezza unica.

Le varie colorazioni brillanti, oltre alle innumerevoli personalizzazioni sono un vero e proprio “cult” a cui il marchio ci ha oramai abituati, è facile dunque congetturare che anche Coupè avrà la sua gamma di gradite alternative.

“Tutto ciò si riflette in un'auto dall'intenso gokart-feeling che non manca di emozionare tutti coloro amino il divertimento alla guida.” (infomotori.com)

Il Design – Occhio allo spoiler!

Prendendo spunto da tendenze generalmente applicate su sportive di grossa cilindrata (Porsche in primis), Mini-C implementa il classico spoiler a comparsa che ottimizza il flusso d’aria, questo farà capolino automaticamente quando la vettura supererà gli 80 Km\h.

Interni & abitabilità

Anche dalla prospettiva dell’abitacolo Mini-C non tradisce le aspettative, non dimenticando che le precedenti versioni sono rinomate per l’estrema cura del dettaglio.

Ricco di cromature adornate da una maniacale fusione delle scocche colorate, l’abitacolo di Mini-C stupisce per i minuziosi dettagli di cui è caratterizzato.

Gli interni adottano inoltre un’impostazione decisamente più sportiva rispetto alle precedenti, mantenendo inalterato lo stile e l’eleganza.

Per quanto riguarda l’abitabilità non posso dirvi molto, ad una prima occhiata l’abitacolo (stando agli ingombri ufficiali) sembra leggermente più spazioso in larghezza, il fattore “due posti” lascerà più spazio ai passeggeri.

Il bagagliaio offrirà una capienza generosa, se confrontato con la ver. standard.

Motore & prestazioni

Parlando di Mini, immagino che le motorizzazioni e le versioni disponibili in futuro spazieranno su di un’ampia gamma, attualmente:

“ […] i potenti propulsori benzina e diesel consistono nel 211 CV della Mini John Cooper Works Coupè, nel 184 CV della Cooper S Coupè, nel 122 CV della Cooper Coupè, ed infine nel 143 CV della Cooper SD Coupè. Il cambio è manuale a sei rapporti, ma per Cooper S Coupè, Cooper Coupè e Cooper SD Coupè si può avere come optional anche un automatico a sei rapporti. […]”

Stando ai dati ufficiali, Mini-C raggiungerà una velocità massima di 240 km/h, con la versione più prestante J.Cooper Works da 211 puledri.

Considerando l’aerodinamica decisamente produttiva delle versioni precedenti, l’effetto Kart (come suggerito da infomotori) non potrà che essere amplificato da un profilo più basso ed esteso in larghezza.

Il listino del mezzo parte da € 23.400 della Cooper sino alla soglia di € 33.150 necessari per aggiudicarsi una J.C.Works.

Per ulteriori informazioni su listini e modelli attualmente disponibili, consultare il seguente link:

http://listino.infomotori.com/mini/mini-3porte-coupe-2011

Il parere del redattore:

Devo ammettere che questo modello mi ha particolarmente colpito sin dai suoi remoti ed “improbabili” schizzi su carta, pensare inoltre ad una futura versione roadster rende l’attesa non poco appetibile. La cura delle linee e degli interni sono stupefacenti, ma la vera innovazione consiste a mio avviso, nell’aver concepito una supercar in soli 373 cm di lunghezza con 280 litri di bagagliaio.

Mini-C possiede senza dubbio un carattere brillante, ed un portamento che ben sa come catturare l’attenzione di chi la osserva, oltre ad un fattore sportivo incredibilmente amplificato dal pianale ribassato.

Quello che incide negativamente è rappresentato dal fattore economico, con questo non voglio svalorizzare in alcun modo quello che è un discreto rapporto qualitativo del prodotto, ma proporre alcune alternative concorrenziali che potrebbero in qualche modo deviare potenziali acquirenti, ad esempio:

il listino del Coupè base (122CV) parte da 23.400 EURO, con 18.000 EURO ca. si può optare per una 500 Abarth da 135 CV, il TOP della gamma (e di medesima categoria commerciale) non considerando la “folle” serie limitata “Tributo Ferrari”.

Se si analizza invece il caposaldo della Mini-C da 211 CV, un amatore di vetture sportive con tale disponibilità, potrebbe optare per molteplici alternative (anche di categoria superiore) offerte dal mercato.

Resta comunque da dire, che Mini-C è un’auto che sa farsi amare, e come è noto:

“all’amor non si comanda!”.

Che ne pensate?

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