venerdì 1 luglio 2011

Petulante Febbricitante


Cosa succede quando ti trovi ad avere la febbre il primo giorno di luglio?
La prima cosa che pensi di fare è di urlare, ma poi ti rendi conto di avere mal di gola, e quindi pensi che chiudere gli occhi e immaginare quello che avresti fatto, se fossi stata il primo di Luglio in Sicilia, si la cosa migliore.
Per voi lettori forse la risposta non è tanto ovvia, per me sì; anzi a stento quasi banale.
Chiudendo gli occhi immagino di prendere la mia Tinetta (panda color azzurro cuor leggero) uscire dal parcheggio di casa mia, e scendere da C/da Bragone, 4 curve a in discesa a supergomito. Superato il semaforo del San Leonardo, carico una ad una le mie personalissime passeggere petualanti, da Termini Alta a Termini Bassa, sicuramente scappano le prime risate e qualche battuta del tipo "Stasera aleotto sono da Rosalba a Ciuena" (gli errori grammaticali sono voluti). E poi dritte verso la SS 113 direzione "spiaggia di nino" (lembo di terra di 3 metri a nostro privatissimo uso e consumo). Bagno a mare, scivolando per gli scogli, Nino e Luigi che litigano, qualcuno che compare con una canoa... Massimo e Benny che ci raggiungono appena usciti dal lavoro e inizia la sfida a Burraco, dove la sottoscritta perde clamorosamente come al solito. Ci scappa la litigata con Chiara che mi accusa di essere acida, e di nuovo un altro bagnetto nella calda acqua del golfo... E adesso? Adesso gelato a San Nicola, e via con i tornanti della statale per circa 5 km, con i finestrini aperti e i teli sui sedili per evitare che si bagnino. Arrivati a San Nicola qualcuno prende la birra con granita, altri il caffè freddo, fumiamo la nostra sigaretta, è orario di aperitivo e ci rimettiamo in macchina... Doccia e poi? Pizza tutti insieme e mojito al kalòs. Di colpo però mi sveglio...
Ho solo sognato quella che è la mia estate ideale, accanto a quelle persone che fanno parte della mia vita ormai da anni, e che mi mancano ogni giorno di più durante questo mio soggiorno obbligato a Roma... Il tempo è cupo qui, c'è caldo ma il cielo è chiuso, in Sicilia ci sarebbe il sole alto su nel cielo, e starebbe per avvicinarsi uno splendido tramonto tra un paio d'ore.
Chi lo avrebbe detto che sarei diventata abitudinaria nella vita? Chi lo avrebbe detto che avrei desiderato rimanere con i miei giù piuttosto che godermi l'agognata libertà della Capitale. Terre e immagini che scorrono nel mio sangue, che mi appartengono, il mare che ti da quella sensazione di infinito che niente altro ti da. Voglio essere la passeggera di un'estate serena, diversa dal mio triste inverno, passeggera al fianco delle persone a me più care e magari anche a qualcuno di nuovo. Passeggera che sempre e cmq rimarrà petulante.

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