lunedì 17 ottobre 2022

Fuori dai binari


Binari, strade; qual è la differenza?

I binari sono più sicuri, ma ti intrappolano in un percorso da cui non puoi uscire; non in piena corsa; non senza problemi; non senza un congruo investimento in energia ed in pianificazione.

La strada ti lascia più libero; certo, richiede attenzione, ma col tempo ci si fa l'occhio, ci si fa l'abitudine. Però quando c'è un ostacolo, a meno di non essere su un bolide a tutta velocità, hai l'opportunità di fare qualche manovra per evitare (o almeno diminuire) i danni.

Ora sono sui binari; e c'è un ostacolo. Uno di quelli grandi, abbastanza da far deragliare il convoglio, con un gran rischio di farsi e fare male. Qualcosa ho anche provato a farla per rallentare il treno e cercare di mantenere la calme, ma il panico non mi ha lasciato fino alla fine, ed ora è troppo tardi per qualsiasi precauzione.

Dopotutto la paura c'è sempre stata; la sensazione di essere lanciato a tutta velocità su un binario morto è lì da tempo. Sentirsi prigioniero ed incapace di qualsiasi scelta non è nulla di nuovo. Ora è solo l'apoteosi di ciò che è in atto da lungo tempo; il frutto di non-scelte a causa di una paura che mi porto dietro da troppo tempo.

Paura di essere chi sono e di volere ciò che voglio, che mi ha portato alla soglia di decisioni impensabili, quando bastava dire di no una delle molte volte prima. Ma come al solito devo ridurmi all'ultimo, agli sgoccioli, con psicologo e psichiatra che non sanno più che dirmi per farmi imparare a farmi amare me stesso ed a farmi rispettare, a non essere un pendolo alla continua mercé di forze esterne a cui non ho il coraggio di reagire.

No. Devo uscire dai binari. E non importa quanto difficile e doloroso sarà.

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