domenica 19 febbraio 2017

Binari paralleli

Venerdì sera, 19:01, treno della metropolitana sulla Kwun Tong line tra Yau Tong e Lam Tin. Mi guardo attorno.

Analizzo, cerco qualche carattere che mi colpisca, in questo secondo giorno di autunno tropicale; ma manca qualcosa. Chiedo "Quanti di voi sono felici?" ad un nugolo di voci lontane sparse in diversi angoli del pianeta; e la conversazione si fa intensa, sui diversi aspetti e significati di felicità e serenità.

E la cerco, la felicità; negli occhi di tutti gli ignari passanti che incrocio nelle mie quotidiane deambulazioni; purtroppo sempre con una meta. Cerco di percepire e catturare le sfumature di sorrisi nascosti, di occhi curiosi e speranzosi; e mentre faccio ciò, fingo un incedere deciso, come per volermi far vedere sicuro, almeno in qualcosa.

Ma quella sicurezza è solo ostentata; crolla al primo ostacolo; non sa tenere un discorso, mi fa dubitare anche delle mie temporanee sicurezze (non che sia difficile). Fino ad implodere in scatti di rabbia senza simili precedenti. È come se la frustrazione iniziasse a venire fuori e colpire le emozioni nel modo peggiore.

E non so più cosa pensare.

Neppure la musica mi da più sollievo, se non nel passare le mani sui tasti bianchi e neri nelle veloci pause nelle pause.
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