giovedì 26 marzo 2015

Stress di una nuova vita

Gate A11, Aeroporto Internazionale di Dubai, notte fonda. L'A380 che mi riporterà a Kuala Lumpur è già qui fuori che attende, paziente, senza troppi pensieri; anche se mi immagino che frema dalla voglia di tornare in aria, visto che in fondo quello è il suo elemento, quello è l'ambiente dove si trova più a suo agio.


Quello che si fa troppi pensieri è qualcun altro, qualcuno che tra meno di due ore sarà nella sua enorme pancia per la prima volta; da solo, come sempre. E non ci riesco veramente, non ancora, a trovare un modo per liberarmi da queste maree di pensieri che vanno e vengono e che spesso e volentieri mi impediscono di vivere serenamente questo scampolo di vita malese.

Ma mi chiedo come si faccia ad essere tranquilli senza una vera prospettiva, senza un vero progetto, senza una stabilità, personale ed economica, e senza un vero obiettivo. E ci sto provando, a cambiare; ci sto provando ad intercettare i pensieri, a capire da dove arrivino, da dove nascano; e mi trovo a pescare nel mio passato, recente e non.

Mi trovo a rivedere alcune situazioni da un altro punto di vista, a capire come mi abbiano influenzato e mi influenzino tuttora; talvolta a capire come ora mi trovi in situazioni opposte e contrarie. E non nego che ogni tanto faccia paura, tutta questa continua ricerca. Ma sembra che ora non riesca a fermarmi.

E forse un giorno mi piacerebbe anche smettere di viaggiare da solo ...ma a quanto pare questo sarà un diverso capitolo di tutta questa intricata storia.
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