lunedì 18 luglio 2011

L' afa va via...


A19 Palermo-Catania, direzione Catania ed Acireale. Appuntamento allo svincolo, tutti e tre modalità cerimonia, e una persona ci chiede "matrimonio?", noi sorridiamo ed evitiamo di raccontare il motivo per il quale alle 18,00 ci troviamo imbellettati pronti a fare 180 km all'andata e 180 (forse di più) al ritorno...
Stavolta ritorno passeggera, addirittura vado sul sedile posteriore, ma non mi lamento, non ho molta voglia di osservare oggi, nè di parlare, quindi va benissimo. L'autostrada inizia a scorrere, e ci ritroviamo nelle campagne ennesi dopo poco. La guida di Benny è sicura, non va troppo veloce, non esagera nei sorpassi, ha solo il brutto vizio di camminare a sinistra anche se non deve superare, ma del resto l'autostrada in quei tratti è deserta. Parlicchiamo un pò tutto, qualche battuta e qualche ricordo di Distrettuali, ma io guardo fuori, e quell'infinito niente, che vedo attorno a me, mi stringe il cuore e mi fa diventare gli occhi lucidi. Sono persa tra quelle colline aride e secche, sono Io, ogni tanto una casetta o qualche chiazza verde ma per il resto è tutto vuoto. Intanto la radio suona qualche canzonetta, e preferisco iniziare a cantare. Poi Benny propone Ennio Morricone, e quelle strade se è possibile diventano ancora più struggenti, non vedo l'ora di uscire da questa autostrada ed arrivati a gelso bianco quando ci mancheranno circa 30 Km chiedo a Benny di accellerare, la risposta di Totò è, chiaramente, " tu hai sempre premura". Il Navigatore ci inizia a guidare per una frazione di Acireale, e quasi senza intoppi arriviamo alla meta. La cerimonia lunghissima, 2h30, riesce ad interessarmi di nuovo, vedo volti di amici sorridenti per il lavoro svolto, ed altri propositivi per quello che andranno a fare. Ed ecco che il Leo ritorna ad emozionarmi, a perdermi in quei discorsi, in quelle emozioni, che sento di aver vissuto, e mi ritrovo a sorridere finalmente!
All'una di notte ci mettiamo in macchina per tornare indietro, io mi addormento al casello autostradale, non dormo mai in macchina la notte, anzi tendo a parlare e a tenere sveglio il guidatore, ma non voglio rischiare di perdermi in quei pensieri angosciosi, voglio godermi il momento di serenità che questa serata mi ha dato. Mi risveglio in un'autogrill qualche km dopo e sento che c'è qualcosa che non va, ma non capisco cosa, ripartiamo e 10 km dopo un urlo... Abbiamo sbagliato direzione... A questo punto le scene diventano tragicomiche, svoltiamo per strade stali chiuse, Benny, ormai fuma una sigaretta dietro l'altra, ci siamo praticamente persi... A quel punto mi sveglio e faccio ritornare la "tom tom" che c'è in me. Totò continua a dire "ma io l'uscita non l'ho vista", in tutto questo sono le 2,30 di notte e noi dobbiamo ancora fare 150 Km!!!
Riusciamo a rientrare in autostrada, e dopo questi 60 Km in più ci sentiamo sollevati! Forse bisogna perdersi per ritrovarsi come dicono in molti. Io dal canto mio non ho idea, come oggi non ho idea di molte cose. Del resto ogni persona è un soggetto a sè, non c'è una regola od un codice comportamentario, io sono dell'idea che se una cosa la si vuole la si deve prendere, che pensare e non agire è da codardi, ma quante volte io ho agito invece che pensato? Poche forse, alcune scelte mi sono state imposte, in altre mi ci sono deliberatamente persa. Arrivo a casa ed il sonno è passato, arriva dopo una 30ina di minuti per essere turbato dagli operai fuori casa mia qualche ora dopo, forse meglio restare svegli e fare qualcosa in questa splendida giornata di Luglio dove l'afa sembra sparita... E che non sia sparito anche altro dentro di me?

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