mercoledì 6 luglio 2011

Le note dei viaggi della mente

Ascolto per caso una canzone di Rob Thomas che non conoscevo, "Snowblind", e mi vengono in mente per un attimo altre canzoni che, per motivi a me ignoti, portano i miei pensieri a correre liberi verso strade fantasiosamente libere e lunghe; si parla sempre degli States, patria volutamente immaginaria della libertà, delle strade lunghe, dove mente e macchina corrono libere e sgombre da pensieri.

Lasciarsi trasportare con i sogni nelle strade del Tennessee sulle note dei Rascal Flatts... mettere i Within Temptation a palla la mattina per isolarsi dal mondo (occhio che hanno effetti negativi sull'uso dell'acceleratore e sul consumo di carburante!)... procedere con calma a finestrini aperti con Rihanna alla radio sognando le coste californiane... lasciarsi alle spalle un'improduttiva giornata sulle note di Daniel Powter tra le rotonde della SR308... percorrere una strada ormai conosciuta a memoria con la coscienza che non ci passerò quasi mai più a causa di una di quelle decisioni davanti a cui non vorresti mai che la vita ti mettesse...



Poi ci sono quei momenti in cui il corpo entra in modalità "sport" e si concentra esclusivamente sulla guida, con mani salde sul volante, cambi marcia secchi e precisi, sguardo fisso in avanti con lievi movimenti per vedere gli specchietti, mente fredda a calcolare in fretta traiettorie e regimi... capita anche a voi di sentire la differenza molto marcata tra questo stato e lo stato normale? ...oppure è un mio modo di isolarmi dal mondo come cerco di fare spesso e volentieri? Io sento di averne bisogno, come già ho letto in qualche articolo a proposito delle persone introverse; un po' alla volta devo ritrovare anche i miei cari vecchi modi di scaricare le tensioni, canto e montagna... sarà la riscoperta dei prossimi mesi...

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