Domenica sera assaporavo un bellissimo quanto amaro tramonto tra le mie amate montagne; un tramonto che in luglio dura tantissimo, una blue hour da paura, per chi sa qualcosa di cinematografia (io so praticamente solo che si chiama così). L'aria tiepida lasciata in ricordo dalla calda giornata estiva invitava a sedersi e rimanere lì in osservazione, altro che preparare la cena fare le valigie per ripartire...

Dopo il tramonto viene la notte, si sa ...ma il giorno, dopo la notte, come sarà?
Stamattina, sfogandomi a tratti sul povero motore del mio fedele Trattore 2.0 avevo a momenti voglia di mettermi a piangere e cercavo evidentemente di trasferire la mia rabbia sui poveri cilindri del 1.9 TDI che facevano quello che potevano per assecondarmi (anzi, fortuna che fanno solo quello che possono). Rabbia di non essere quello che voglio né di riuscire a fare quello che gli altri chiedono a me; per quante immagini io mi faccia di quello che vorrei essere sembra che la destinazione anziché avvicinarsi, si sposti sempre più in là. In tutto questo viene fuori palese ed evidente la mia incapacità di prendere decisioni.
Sono ancora in piena notte, in mezzo a una nebbia fittissima che mi permette di vedere solo un paio di metri al di là del cofano; conosco la destinazione ma non vedo più la strada e devo rallentare fino quasi a fermarmi ...e così la notte non sembra più finire, non arrivo mai. Non ci sono navigatori che tengano con la nebbia; viene solo voglia di fermarsi e mettersi a piangere sperando che nel frattempo non arrivi qualcuno da dietro tamponandoti e rovinando quel poco che ero riuscito a costruire.
Se una volta il futuro era chiaro e limpido ora c'è solo la nebbia e non so più dove andare.
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