lunedì 26 settembre 2011

The race

30 settembre. Estate finita. 6 mesi e qualche giorno dall'inizo del resto della mia vta.
Carriera leonistica finita anch'essa ma almeno quell'associazione è un relitto affiorante a cui aggrapparsi con le unghie e con i denti per passare un fine settimana tra amici in un posto diverso.
Ci apprestiamo a fare un viaggio interregionale. Alessandria è la meta, Multidistrettuale Leo l'anno scorso più volte snobbata per motivi contingenti. C'è bisogno del secondo pilota, stavolta.
Solito carico di pensieri. Sempre lì. Sempre nello stesso posto.
Non come sulla pista di Castelnuovo, a 100km/h sul rettilineo. Sono a 3 cm da terra sul kart, la madre di tutte le carriere dei piloti. Mi sono girato alla prima curva quando ero secondo e sono stato speronato. Speronato a brutto muso.
Sedicesimo, inizio una furiosissima rimonta dopo il tornantino. Sono il re della traiettoria, lo sono sempre stato. Sorpasso grappoli di kart girati. Dal gruppone è uno spettacolo guardare avanti e vedere i primi che se ne vanno, senza traffico. E' un classico. Lo pensavo anche alla 6 ore di Vallelunga, quando ai Cimini si rallentava e pareva di essere in quelle code del venerdì sera sulla Firenze-Pisa-Livorno, con i pendolari che vanno. Gli altri a pieni giri fuori dall'imbuto del gruppone. Così è, se vi pare. La rimonta continua, qualche cordolo di troppo, qualche lunghissima intraversata, con la cattiveria di chi non ha nulla da perdere e sa di essere velocissimo. Si gira l'eroe di gara 1.
Quando hanno visto chi svettava in corsa, 2 amici pennellavano le stesse mie traiettorie, tirando su un trenino che il secondo l'avrebbe richiappato in 2 giri. Alla fine, secondo. Il primo imprendibile. Ma non ho vinto.
Lepre. Stavolta lepre. Una furiosa rimonta che mi piace e che rispecchia la mia vita.
Nella vita e in amore, sbatto contro le difficoltà. Ci sbatto sempre. Mi giro, cado a terra, come fossi al punto di partenza.
Tento di recuperare ma non è sufficiente, mai. Arrivi secondo se va bene. C'è sempre un primo che parte e lo vedi allontanarsi inesorabile quando sei intruppato a fare i sorpassi per riprendere il terreno perso quando ti sei girato.
E' dura vedere i primi che se ne vanno. E' dura sapere che avresti le carte per vincere e non lo fai perché rimani intruppato nel gruppone.
Allora quando arrivi, sempre in buona posizione, pensi che devi cambiare il tuo modo di vivere.
Per essere concoludente.
Inizia un percorso, per davvero. Riparto da Alessandria. Dal viaggio che mi si prospetta davanti. Vorrei dividerlo con una persona che merita.
Andare avanti è imperativo adesso. Senza sbattere né, soprattutto, guardarsi indietro.

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