martedì 6 settembre 2011

Amici che crescono

Stasera mi faccio accompagnare sul divano, dopo un weekend atipicamente ed amichevolmente allegro, da un inusuale Rod Stewart nella versione vellutata del disco "It Had To Be You...", tra pensieri di come siano cambiate le mie amicizie in questi ultimi 11 anni di libertà a quattro ruote (si, per me hanno significato molto!).
Di certo non posso stare qui a descrivere uno per uno gli amici che mi hanno accompagnato sin qui e non li chiamerò per nome, tuttavia, salvo qualche piccola piacevole eccezione, credo di essere sicuro di poterli suddividere in alcune categorie che, anche se solo raramente, si sono anche intersecate. Musica, Montagna, Università, LEO. In un post precedenti mi riferivo velatamente a queste categorie come alle mie vite separate ...e così effettivamente è ancora; allora cosa è cambiato (o sta cambiando)? Pur nel difficile equilibrio tra queste quattro vite, mi accorgo che ora riesco ad accettarle più apertamente, senza nascondere necessariamente l'una alle altre; ovviamente restano delle priorità momentanee, così come delle piccole smussature (ad esempio l'estensione del concetto di camminata in montagna a quello della navigazione a vela) che mi fanno apprezzare molte più cose di quanto queste quattro qualificazioni quantifichino (e dovrei aver finito con le parole che iniziano per q...). Ma spesso e volentieri ci sono di mezzo gli amici.
Quegli amici che dopo una passeggiata primaverile lasciano scritto nel quaderno degli ospiti della casa di montagna di aver capito quanto sia vera la frase ˝non di solo pane vive l'uomo˝; amici di epiche battaglie di palle di neve anche in età adulta; amici che quando ad un bivio chiedo "dove vado?" mi rispondono "dove vuoi!" (a loro rischio e pericolo, visto che li ho portati a spasso per tre passi dolomitici, ancora con il caro Trattore 1.0!); amici che comparsi quasi dal nulla scendono da un treno ed in weekend mi fanno capire quanto sono cresciuto e quanto debba seriamente iniziare a guardare il mondo in modo diverso; amici riaccompagnati a casa nella nebbia fitta alle 2 di notte dopo quasi 6 ore passate in studio di registrazione; amici di epiche camminate in posti quasi sconosciuti alla ricerca di storie dimenticate di soldati montanari coraggiosi ma sfortunati; amici di mille e duecento miglia a zonzo senza meta tra California e Nevada su un anonimo macinino plasticoso americano; amici che trovano le compagne per la vita e prendono una loro direzione ...ma comunque amici con cui sono cresciuto e che hanno fatto maturare sia me che il rapporto di amicizia stesso che mi lega a loro.


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