mercoledì 5 dicembre 2012

Scars


Probabilmente so parlare d'amore. Probablimente so parlare in generale.
Quello che non mi riesce è forse essere perfetto in tale ambito, portare i fatti e soprattutto la fiducia. Ma la strada aiuta a pensare di nuovo, come si deve.

Raccordo Autostradale Firenze-Siena, 110km/h col Cruise Control messo lì a contenere la mia innata e insana scattosità automobilistica dei tratti a quattro corsie. 
"...Ti sei evoluto, guidi meglio...", tuona prepotente il mio passeggero distratto seduto alla destra mentre siamo diretti a mangiare fuori.
In realtà non mi sono evoluto, sono solo invecchiato. E ho maturato un qualcosa che definiscesi cervello. Perché non sembra ma le crisi aiutano ad evolversi. A mio parere aiuta molto di più un giorno di sofferenza che ti fa riflettere che un anno di felicità.
Ma avevo promesso di non parlare d'amore, causa muri alzati da chi non vuol sentirmi parlare.
E allora, tornando alla guida, dirò ironicamente che ho fatto una bella trasformazione, potrei guidare il pullman, altro che rally come ai bei tempi andati. 

Ok, non posso non parlar di come sto. Tant'è che la mattina il pianto rimane in gola. Le parole rimangono in gola, mascherate da un terribile sorriso la cui falsità è riconoscibile anche ai passeggeri distratti che si soffermano a guardare la contrazione del viso.
Ma ci sono ferite che difficilmente si rimarginano per me. Faccio fatica, in effetti, a ripartire, una volta ricevuto il solito, ormai a cadenza annuale, spintone nel mondo dei single.
Mi viene da ridere al pensiero di cosa butto via, delle persone sulla carta migliori che si affacciano a questa porta, su questa vita. Mi viene da ridere pensando al fatto che il mio sedere ora non lo muovo, che faccio milioni di propositi, e che prontissimamente li disattendo tutti.
Succede che Diletta, la persona che mi sopporta di più su questo pianeta che muore, mi propone di deviare domenica al ritorno da Cento verso chissà dove nella bassa Padana e io rispondo con un NO secco e asciutto, perché non sono ancora pronto. 
Non sono matto. Se qualcuno accanto a me si azzardasse a fare l'inaspettato non sarei pronto ora.Ma ci sto provando.

E le conversazioni profonde, ora, sono piene di bugie.

Nessun commento:

Posta un commento

site stats