venerdì 7 dicembre 2012

Ricordi. Voglia di piangere


Oggi nevica, in tutto il nostro bel Paese. Tranne che qui a Colle, dove piove forte, e sono felice che ciò sia avvenuto. C'è chi ama la coltre bianca, e io no. Non sono compatibile assolutamente con quella massa che si appoggia lenta e dolce.
Si appoggia sulle colline, sui prati, sui rami. Rende viscida la strada, creando quel fondo scivoloso che ho sempre amato, in corsa.
Nevica sui tetti e sui muri delle case, aiutata dal vento, silenziosissimo.
Cade lenta, annichilisce le mani. 
Si posa sui muri, del tutto figurati, che ci separano dall'essere due persone che parlano, in modo dolce.
Mi manca quel dialogo, molto. Perché in effetti se c'era un pregio che avevamo era quello di riuscire a parlare di tutto, di essere ironici, di riuscire a scherzare su tutto e di divertirsi anche stando tra noi. 
Tutto questo per te è un ricordo lontanissimo, lo so. E per me una croce da portare, ma anche uno stimolo allo stesso tempo.
Quanto vorrei riparlare, in modo tranquillo, senza muri, senza paure.
Perché parlare fa bene, tanto, ai cuori infranti.
Io lo so che non è finito il sentimento dentro di me. Terribile lo stato di innamorato non corrisposto.

Ripenso al film Acqua e sapone di Carlo Verdone. 
Bellissimo, dotato di una fantastica colonna sonora di Fabio Liberatori e degli Stadio. Un inno all'amore impossibile.
La scena in cui lei se ne va, per tornare alla sua vita di sempre, non cedendo all'emozione e a un salto nel buio, è commovente.
E Verdone che guarda gli aerei dell'Alitalia costituisce il degno corollario.
Forse quel Verdone sono io. 
In ogni caso, tutto il film mi riporta la voglia di andare a Roma d'inverno e godermela sotto Natale con una persona che non c'è mai stata. Non è possibile.
Ho voglia di piangere, e dico a me stesso che è una cosa senza motivo.
Invece lo so: posso sbandierare quello che voglio, dire di aver svoltato. E man mano che il percorso di fortificazione del sottoscritto prosegue, inarrestabile come un treno a vapore lanciato con il regolatore aperto, la consapevolezza di quello che ho perso.
Sarebbe bello usare il plurale.
A Roma ci andrò, di nuovo, a coltivare una secca pianta che si nutre di sbiaditi ricordi. 

13 commenti:

  1. Io non dico nulla, ma un post così da te non me l'aspettavo di sicuro. E' ora di voltare pagina, lo vuoi fare una buona volta o vuoi rimanere Pinzo in eterno????? E qui chiudo il mio commento ;-)

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  2. Dovete tutti quanti curarvi la testa....siete un gruppetto di impotenti

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  3. Chiunque tu sia, anonimo visitatore, se non hai le palle di firmarti e l'intelligenza di capire che questo blog è un esercizio di stile, oltre che uno sfogo, vuol dire che molto probabilmente hai problemi peggiori dei nostri.

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    1. ...probabile,ma fate cagare lo stesso!

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    2. Metteremo un avviso di preparare la carta igienica.
      P.S. Aggiorna Flash sul tuo Mac, che l'aria di Milano è mefitica e rischi di prenderti qualcosa...

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  4. Se non ti piace puoi fare a meno di leggere, evitando di insultare così a caso.
    Semplice, no?

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  5. Mi sa che quando distribuivano intelligenza e soprattutto buona educazione qualcuno mancava all'appello. Inutile continuare a replicare: se non siamo apprezzati da un soggetto ignoto ce ne faremo una ragione! :)

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  6. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  7. Castellana, sei il mio preferito, sai...ma stai attento perché ci conosciamo, ci vediamo spesso... hai indovinato il mio PC-ora provalo con me- indovina chi sono??so anche dove abiti e dove non stai piu!!..e conosco il tuo piccolo segreto!ihihihihhhi

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  8. Beh, per usare AWS come proxy (l'hai fatto perché hai capito che ho beccato il tuo IP di Fastweb?) devi essere un informatico abbastanza skillato... oppure hai un Kindle, ma non verrebbe fuori il MacBook da 15" con Safari non aggiornato... gli unici che conosco con un'attrezzatura simile in zona iniziano entrambi con la J e il maggior indiziato (causa un tweet di ieri mattina) ha due cognomi, ma non ci vediamo da più di un anno. L'unica altra coincidenza è una visita da Oderzo da un terminale Android del primo commento andato in moderazione e mai pubblicato, che porterebbe verso altre strade più infantili e già foriere di offese gratuite ma non verso Milano.
    Tanto personalmente ormai alle offese ci passo sopra perché dimostrano solo una bassezza di spirito che non appartiene alle persone di cui cerco di circondarmi da due anni a questa parte, ma visto che qui non si parlava solo di me (anzi, ultimamente contribuisco poco alla causa) non potevo ignorare la cosa.

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  9. Che poi... segreti? Ormai credo di non averne più...

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  10. Buongiorno amico! Svegliato presto, eh? C'è qualcosa che ti turba e ti fa alzare alle 5 e mezza?

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