lunedì 27 giugno 2011

I vincenti


Quando sono partito, me l'avevano detto che i vincenti erano altri. Mi avevano detto che al termine di questa gara c'era qualcosa per me. Tutte le promesse non sono state mantenute. I vincenti sono quelli che al traguardo ci arrivano e non guardano in faccia ad alcun avversario. Ma in fondo, la strada è quella. C'è sempre qualcosa, nel mezzo. C'è sempre chi, come me, dopo aver dato tutto "per passione e non per lucro", accosta per un attimo, per quel minuto che forse fa la differenza per la vittoria e si ferma a guardare un lago al tramonto.
Si ferma a destra e non fa confusione su quello che vuole. Basta apprezzare il silenzio, da un ponte o dal finestrino del pullman che ti porta al locale dove trascorrerai la serata.
"The journey is long and I feel so bad" cantavano gli Zero7, ma in realtà non è così. Il viaggio è lungo e noi, semplicemente, lo affrontiamo. Quelli che vincono non hanno MAI la possibilità di guardarsi intorno e cercare il tramonto.
Immaturo per quasi incontrastabile tendenza, romantico e sognatore per piacere personale. Per quell'immenso piacere che solo guardare un tramonto, prendere un traghetto per un obiettivo, Pullman da 83 posti Setra S328 DT carico di persone amiche con un obiettivo comune, 80km/h, tramonto in foto a destra, fiori di loto ancora chiusi. La fine di un sogno porta, inevitabilmente ad un periodo di vuoto. Ma dopo il periodo di vuoto, ne sono certo, ne ricominceranno di nuovi e diversi.
I sogni di un pilota velocissimo ma inconcludente: anche nella vita. Gran talento, poco risultato. Ma pieno di soddisfazione e di sogni, ed è questo che conta.
Voi vincenti questo non lo capirete o non sarete in grado di apprezzarlo.
In fondo, il mio tempo è ora, ora sono i miei 20 anni di cui mi sono volutamente privato. Con 10 anni di ritardo.

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