lunedì 27 giugno 2011

Caldo



Siamo palesemente entrati nella stagione estiva, le nuvole latitano e il sole è più splendente che mai.
L'asfalto ribolle, è caldo, sembra che sia stato appena posato; le auto in coda, tre corsie sature di veicoli che si muovono a singhiozzo: qualche metro in avanti e poi fermi di nuovo, si ingrana la marcia, si alza la frizione e si parte.. Pochi secondi e si spinge il pedale del freno... Una serie di movimenti che si ripete e sembra non aver mai fine.
Sui tetti delle auto si vede l'aria che risale verso l'alto, come se la lamiera fosse fatta di fuoco.
il rumore delle ventole: ventole che girano al massimo e cercano di far respirare i radiatori, lancette ferme sui 90 gradi che non accennano un minimo movimento verso il basso.
Sulla corsia di emergenza qualcuno è rimasto in panne ed attende con pazienza il carro soccorso.
Nelle file accanto si distinguono auto con i finestrini abbassati, mani che spuntano fuori con sigarette fra le dita; da un abitacolo fuoriesce una canzone, forse la hit di quest'estate, da un altro commenti sul futuro di una squadra di calcio.
Il rumore dei motori fermi al minimo si fa sempre più noioso, il caldo diventa insopportabile, quasi mi manca il respiro; inserisco l'aria condizionata, aspetto che il getto d'aria si freddi e con la piccola consolle sullo sportello, provvedo a chiudere i finestrini... il silenzio irrompe, disturbato solo dal fruscio dell'aria fredda che esce dalle bocchette e che si perde tra me e il sedile del passeggero.

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