giovedì 13 ottobre 2011

Regressione nonlineare

Forse il Francesco delle ultime settimane era solo un'illusione; forse l'equilibrio era troppo precario; forse sono state solo una serie di botte in testa che, assorbendosi man mano, mi stanno facendo regredire ad uno stato precedente, al vecchio me.


Sono veramente bastati tre giorni di silenzi e di solitudine di riflesso per annullare tutta l'euforia (a questo punto veramente anomala) e la voglia di vivere delle ultime settimane?

Sta tornando a farsi predominante la paura, per un futuro incerto, fatto di aspettative non raggiunte e di delusioni, di bicchieri mezzi vuoti e di navigazione a vista, di muri e di spazi non riempiti. Sembra tutto già così lontano, sembra non esser successo niente; l'iniezione di fiducia è durata quello che è durata ed ora devo tornare a fare i conti con la vita così com'è, cercando di restare a galla. Forse è stato solo un sogno e ora mi sono svegliato, rintontito e con la stessa poca voglia di andare avanti di prima, rendendomi conto che veramente sono io a non aver più voglia di andare avanti e di migliorare.

O forse è solo il mio umore che continua a prendersi gioco di me, tra un tramonto e l'altro visti dalla noiosa e trafficata A4, ormai unico luogo di riflessione e di, vana, speranza, in costante attesa di qualcosa che non succede.

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