mercoledì 5 ottobre 2011

Le cose nel cuore

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SS2 Cassia Nord, 80km/h: percorro la strada più bella del mondo, in un nuovissimo pullman, adesso grigio metallizzato con fascette rosse ad imitare gli ETR 500, che ci fa anche guardare il panorama di posti da cui passo sempre molto volentieri. C'è il mercato a Siena e andare in Tribunale con la macchina appare un'impresa improponibile.
A destra si staglia il bellissimo abitato di Santa Colomba, appena passato Monteriggioni, arroccato su un cocuzzolino, il cui verde intenso viene nettamente contrastato dal rosso dei mattoni. Era un contrasto già visto in un giorno più grigio, di fine novembre, ma i mattoni erano altri, il cielo era un altro, il verde era un altro.
Rolling in the deep di Adele fa da corollario e sembra quasi dare il ritmo al quasi metallico suono del 6 cilindri Iveco che fa beccheggiare questo anonimo pullman sui saliscendi della Cassia, con un fare sinuoso, sbarazzino ed equilibrato.
Quell'equilibrio che mi è mancato in questi giorni, a sprazzi. La mente spaziava, sin troppe volte, su campi e ricordi dove non credevo andasse. Ma una volta arrivata, a differenza di prima, ha avuto voglia di svoltare e di ripartire. Credo sia una differenza notevole rispetto al passato in cui sembrava inesorabile il viaggio costante in un tunnel vuoto, giorno dopo giorno.
Adesso no: il sole splende. Il verde c'è ed è un verde buono, profumato e non così ansioso come quello che ricordavo prima. Non c'è bisogno di correre, adesso, se non per lavoro. Non c'è bisogno di andare a tutto gas e troncarsi costole per gli eccessi. Alessandria inzia ad essere uno dei ricordi più belli della mia vita recente, quel "colpo di timone per virare" che, nella bolina della vita, ti dà una conferma quasi definitiva che questo mare lo sai domare,
C'erano dei sogni rimasti accantonati, e, per un attimo dimenticati. In tutti questi anni sono rimasto fermo a guardarmi da fuori, spettatore di esistenze a tratti sciape, a tratti vivibili.
Adesso no, quei sogni vengono a chiedere lo spazio che meritano. Vengono a chiedere di essere realizzati. Ma quali sono?
Sono quelli dei 20 anni che non ho avuto e che mi sto concedendo ora, 10 anni dopo, quando è forse troppo tardi, sono quei sogni di felicità che ho assaporato e che rivoglio e che mi impongono il "non accontentarsi" di un compromesso, perché quando l'ho fatto è andato tutto ai maiali, detto alla toscana. Sono quei sogni che voglio quanto mai realizzare adesso, senza limiti. E proprio vero che certe cose, nel cuore, non finiscono mai. Basta solo ritrovarle.

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