giovedì 13 ottobre 2011

Bivi superati

C'è qualcosa che mi va stretto, adesso. Molto stretto. Ripenso alla mia vita professionale e pure sentimentale.
La macchina corre, vogliosa di arrivare, nel suo silenzio assordante, solito ritornello da tempo. Nemmeno Adele, con Rolling in the deep, spezza questa silenziosa catena. Ma la via è brevissima stavolta. Non ci sto a sufficienza, in macchina, per pensare. Sono viaggi troppo brevi, adesso.
Il motore in Dynamic è esuberante e l'assetto, nonostante i tentativi di modifica da me effettuati, finché non arriveranno quei maledetti cerchi da 18 pollici e le gomme da 215/40, non asseconda ancora le velleità esuberantissime del motore
Ripenso ai lunghi viaggi in macchina con gli amici. Quelle urla spensierate, quei discorsi volgari e mai sopiti, che, per un solo attimo, anche prolungato, ti sollevano l'anima da ogni dolore.
Il brevissimo viaggio è finito. E allora mi viene da pensare a qualcosa di serio, a qualcosa che sarebbe successo se avessi accettato davvero nel 2008 quel lavoro a Montreal, in Canada....
Sarebbe così strano sapere che la mia vita dal 2008 in poi si sarebbe svolta altrove. Non avrei conosciuto la persona più importante della mia vita. Non avrei vissuto anni magici, ma forse è tutto così aleatorio.
Ormai è un bivio superato.
L'importante è non mangiarsi le mani per le proprie scelte.
"Quando perdi, non perdere la lezione".
Ma mi sento male, ogni giorno, e ho voglia di migliorarmi da una posizione annichilita. E soprattutto ho voglia di qualcuno che mi prenda, di nuovo, per mano, e mi porti davvero con sé. Nel cuore.
Manca questo. E non è poco, in effetti.


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