domenica 28 agosto 2011

Viaggio in formazione. Le due lepri.

SS223, 150km/h: le due vetture, una blu metallizzata in testa e la rossa dietro, camminano imperterrite e, sembra, quasi imperturbabili.
Due benzina. Un mille a 3 cilindri. Un millequattro con 2 turbosoffianti che portano su di giri la rossa, in una danza liscia, lenta, regolare, fluida. La rossa davanti, dentro ha un "rumore di strada da fare", ma forse urla come un trapano causa andatura "quasi tutto fuoco", è a quota centomila km e non vuole saperne di fermarsi. Come la speranza di chi la guida, Marco, che a 21 anni sa dove andare, sa cosa fare. Di già.
La rossa dietro, a quota venticinquemila, una dose di cavalli da rabbrividire e il cruise control saldamente bloccato a conferire la parvenza di un'andatura regolare seguendo la Yaris.
Si va in formazione, adesso. Uno dietro l'altro. Chi ne ha di più sta dietro.
Non siamo soli, ed è bello così. Non è una gara. Ci si aiuta per arrivare prima possibile a destinazione, a vicenda. La rossa fa la chioccia alla blu metallizzata, allo stesso tempo lepre e pulcino, in un carosello di sorpassi in cui in due bolidini minuscoli vanno veloci, al pari delle speranze dei piloti.
Diversi. Il primo, in testa, 21 anni, illuso che l'amore cambi tutto, maturo per la sua età, come lo ero io. Il secondo è rimasto uguale, forse regredito, sulla rossa cattiva, velocissima.
Il secondo cerca una fuga dalla realtà, in cui i pensieri vanno per conto loro, dove non dovrebbero, a differenza delle macchine domate, delle nostre 2 macchine che raggiungono la stessa destinazione.
E' bello sapere che c'è qualcuno che ci crede ancora, di nuovo, in modo genuino e non smorzato più di tanto dalle delusioni.
E' bello sapere che la lenta lepre-pulcino davanti si fida della protezione del sottoscritto, del sorpasso prima dell'uscita.
Vai, Marco, vai. Raccogli il testimone e porta al successo quello in cui non sono riuscito. Sarai fortunato, un giorno. Lo dice l'esperienza che non sempre si può perdere.
Il sorriso perduto si ritrova, grazie agli amici. E' tutto. E' la lunga lunga strada, ancora in progress, per ritrovare quello che sono. Sto iniziando a conoscermi, a guardarmi dentro quando sono per strada. Presto saprò qualcosa di più. E ritroverò la speranza e la fiducia negli altri che ha Marco, la forza dei 20 anni che non ho avuto, la presuntuosa e inesistente saggezza dei 30 che non voglio avere.

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