giovedì 18 agosto 2011

Ci sono sere... I

Ci sono sere in cui ti attardi a scrivere la tua vita da qualche parte, in cui le 3 scoccano con una rapidità estrema e devi in qualche modo andare a letto.
Ci sono sere in cui senti il bisogno di andare lontano e di sperare, ed è qualcosa che ti tiene vivo, vivissimo, quel viaggio in macchina verso un piccolo obiettivo lontano.
Ci sono sere in cui la strada è quella vecchia, ma la gente è differente, l'amore non c'è più e a quel bivio a metà giri a sinistra invece che a destra.
Ci sono sere in cui in quella stessa strada impari ad amare il tuo passato che è lì, sempre presente, che non vuole andarsene.
Ci sono sere in cui la canzone "I Can't stop loving you" di Phil Collins suona forte, quasi rimbomba, e tu mentre vai la canti fortissimo, la urli, come se fosse diretta a qualcuno in particolare, come se quelle parole venissero davvero da te.
Ci sono sere in cui hai bisogno di camminare, e il luogo in cui cammini e la compagnia che ti sei scelto ti fanno sembrare agli occhi degli altri una persona che è arrivata.
E invece non lo sei.
Ci sono sere in cui il telefono è muto e non vuol saperne di suonare. Ci sono sere in cui vorresti veder apparire un nome sul telefono ma sai benissimo che la paura è tanta anche solo di riparlare.
Ci sono sere in cui "....That part was fun but now it's over..." e tu non riesci a fartene una ragione.
Ci sono sere in cui parli con l'ignara passeggera accanto di quello che potrebbe essere il tuo futuro con una spontaneità mai vista e che non sapevi nemmeno di avere.
Ci sono sere in cui la tua macchina, da ghepardo voglioso di correre si trasforma in piccolo gattino fuseggiante che ti coccola nel viaggio di andata.
Ci sono sere in cui, per un attimo, non soffri.
Ci sono sere in cui hai la presunzione di essere uscito da quel tunnel, ma in realtà era solo una piccola prosecuzione della strada all'aperto. Ce ne sono altre in cui sei dentro quello stesso tunnel con le quattro frecce e non sai che direzione prendere.
Ci sono sere in cui piangi perché il tuo futuro non è quello sperato.
Ci sono sere in cui hai voglia di parlare e lo fai, ma ti rendi conto di aver rasentato l'insopportabilità.
Ci sono sere in cui speri, altre in cui non vivi. Ci sono sere in cui, forse, quell'abbraccio ritornerà, insieme a quel tratto di Liguria e quella canzone dolce, a quel treno a due piani e al battello grigio chiaro.
Ci sono sere in cui ti accorgi, al contrario, che gli idilli non possono durare, altre in cui sei fiduciose.
Ci sono viaggi di ritorno in cui urli e ti guardi dentro, e, purtroppo, non trovi niente.

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