domenica 21 agosto 2011

Ripartenze

Ripartenza, domani. La nave mollerà gli ormeggi e io sbarcherò con la mia rossa macchina a Portoferraio. Sbarcherò con il mio carico di pensieri dopo 125km di curve, al porto di Piombino.
L'anno scorso ricordo che scesi dalla nave e arrivai, 40 minuti più tardi, nella città fortificata, a ricercare i baci più belli che esistevano, allora, su questo pianeta. Accecato dalla voglia di rivalsa, di forte sentimento, non vedevo tutto quello che c'era intorno, ovvero il deserto che stavo creando intorno a me.
"The way it is" di Bruce Hornsby risuona mentre metto a posto tutto in casa, mentre metto le camicie nella borsa.
Di quel lungo periodo, di quella lunga lunga strada che poi non avrebbe portato a niente, adesso non rimane che amarezza, e la voglia di riprovare ormai è andata in un cassettino chiuso a chiave.
Avevo perso di vista il percorso giusto, perché non riuscivo a concepire una storia che fosse travagliata e dura, difficile, guadagnando ogni goccia d'amore con litri di sudore e difficoltà. Non era così, in realtà.
Dovrebbe essere tutto facile, l'amore dovrebbe alleggerire ogni peso e invece aumentava la tensione, la tachicardia, la paura di perdere la persona accanto.
E' una lunga strada, quella per cui tu impari davvero cosa vuoi e cosa non vuoi. Non è detto che le emozioni non esistano se uno si sente tranquillo: anzi.
Le emozioni esistono, sempre.
L'amore esiste e ognuno ne ha la propria concezione, ma non era quella, a cui io, cieco perché innamorato, stavo vivendo.
E allora ognuno viva a suo modo, ma l'amore è amore. E sempre sarà.
Vale la pena di soffrire, lottare, sognare e tentare. Sempre.

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