giovedì 15 dicembre 2011

Passi nel vuoto

Dopo aver lasciato i sogni a metà ai piedi dei monti, riprendo la mia discesa verso il mare con la piccola frontale che illumina la strada pochi metri in fondo a me; ad un certo punto però, lo stretto ma agevole sentierino arriva ad una biforcazione e, da quello, si diparte una strada che non conosco ma che sembra portare verso delle luci confortanti, verso un paese che potrebbe rivelare nuove aspettative per il futuro.

Gli occhi smettono allora per un po' di cercare il mare ed il cuore smette di aspettare la brezza da sud-est mentre la testa si concentra su nuove sfide che devo affrontare per prendere in mano la mia vita e riuscire a farne qualcosa, anche se questo potrebbe voler dire fare, per certi versi, un passo indietro in una direzione per farne uno in un'altra.

Nuovi scenari si aprono e nuove sfide appaiono all'orizzonte, il tutto a seguito di una notizia che, se per diversi colleghi potrebbe essere stata negativa, per me non ha significato altro che una spinta a muoversi, una nuova energia, una nuova apertura verso insoliti, incerti, attraenti e magari colorati futuri.

Avanti allora, con l'unico dubbio riguardante la velocità con cui abbandonare il presente per lanciarsi nel vuoto; accetto di fare un tratto in caduta libera oppure aspetto a lasciarmi cadere per poter poi aprire subito il paracadute con il rischio però di venir portati via dal vento invece di arrivare all'obbiettivo?

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