domenica 4 dicembre 2011

La strada dietro di noi

Sto ancora scendendo da quel promontorio al buio, con la sola luce della mia frontale ad illuminare il percorso, mentre, un po' come il Velocissimo ma inconcludente capitano di Aethalia guardava a poppa la terra che si allontanava, con la bianca scia dei motori che mano a mano si dissolveva, ripenso alla vista che si godeva dal promontorio; contava non solo essere nel posto giusto, ma anche esserci al momento giusto. Ora quel momento e quel luogo sono dietro di me.


Certo, potrei tornare su, ma non sarebbe più il momento giusto, dovrei aspettare un altro giorno ed un altro tramonto, sperando che il cielo sia sereno e che ci sia di nuovo la brezza che increspi lievemente la superficie del mare. Una partenza volontaria in attesa di un ritorno, di certo non un addio ai monti manzoniano (almeno non quello di Lucia, che "non aveva mai spinto al di là di quelli neppure un desiderio fuggitivo") ma lo stesso una partenza, sapendo però che un ritorno non riporterebbe tutto come prima e che ciò che troverei non sarebbe quello che ho lasciato, anche se spero non quanto quel ragazzo della via Gluck che "torna e non trova gli amici che aveva, solo case su case, catrame e cemento".

Il tempo passa e dobbiamo accettare che le situazioni si evolvano e i luoghi e le persone cambino; ma quanto di questo cambiamento riuscirò a fare mio? Quanto riuscirò a costruire e a cambiare per opera mia? Quanto del mio futuro sarà veramente mio? Mi preoccupo di ciò mentre, lasciando il mio immaginario personaggio perso sullo scosceso lungomare, riprendo A4 ed A31 alla riscoperta di vecchie-nuove amicizie e di sogni lasciati consapevolmente a metà per non averci voluto credere fino in fondo. Riscopro i sogni e torna, per qualche istante, la voglia di non lasciarli nuovamente a metà, per quanto il mio pessimismo pragmatico continui a farmi pensare che non siano realizzabili; comunque, realizzabili o no, per qualche ora ho ripreso a sognare.

Poi A31 ed A4 scorrono nuovamente al contrario, verso casa, ma i sogni sono rimasti ai piedi dei monti, a metà, nella strada dietro di me.

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