venerdì 12 ottobre 2012

Si è spento il sole



"Se rido se piango ci sarà un motivo; se penso, se canto mi sento più vivo; se vinco, se perdo rientra nel gioco; se pensi che sono appagato hai fatto un errore, non ho ancora finito..." 

No, non ho ancora finito, anzi, ho appena iniziato questo lungo percorso che mi sta portando sulle montagne russe: è nauseante, insostenibile e ingestibile questa sensazione che provo; sempre li, con la rabbia pronta a scoppiare da un momento all'altro e al pari di una bomba non sai che effetti può dare, li immagini, ma non li sai: non sai quando colpirà, chi ne pagherà le dirette conseguenze e soprattutto perchè è stata innescata proprio li, al confine tra il giusto e lo sbagliato, tra il riso e il pianto, tra il giorno e la notte, tra il presente e il futuro. 
Ora sono su quel tratto di strada pieno di gallerie, di tornanti e di ciottoli. Non vedo l'uscita, so che c'è, ma non la vedo o quantomeno non la posso vedere se queste gocce di pioggia battente continuano a irrompere sul mio parabrezza senza tergivetri. 
Continuo a viaggiare e mi chiedo: cos'ho? Quali sono i punti di forza che mi sono rimasti? Cosa voglio da me stessa? Chi voglio davvero al mio fianco ora, in questo momento di debolezza dal quale sembra così tanto difficoltoso rialzarsi? Ecco, a quest'ultima domanda so dare una risposta, è una risposta che in un primo momento volevo negare anche a me stessa ma che ora è limpida come il sole... 
Il sole.
Ho voglia di sole nella mia testa che da mesi è piena di pensieri, di sole nelle mie giornate apparentemente allegre, di sole nelle mie notti buie e di sole nei sogni, in quei sogni nel cassetto (nemmeno troppo segreti) a cui tengo tanto ma che rimangono li, a mezza via. 
Chi ha spento questo sole? Perche proprio ora, proprio in un momento in cui necessito di un bagliore, anche lieve; basta pioggia, basta rabbia, basta buio.

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