giovedì 12 gennaio 2012

Svolte incontrollate

Semaforo verde... strada dritta e libera... prima... zona rossa... seconda... zona rossa... terza... zona rossa... quinta-sesta veloce per abbassare i giri con un filo di gas e alzo del tutto il piede lasciando l'auto rallentare autonomamente; cerco di scaricare così sul mio povero mezzo le inutili ed ingiustificate tensioni che continuo ad accumulare di cui non riesco mai a liberarmi veramente; e se da un lato ho paura di non riuscire mai a farlo da solo, dall'altro continuo a disperare del fatto di trovare qualcuno che mi prenda per mano e mi aiuti a farlo. Eppure le svolte arrivano, anche se lontano de me ed indipendentemente da me. E allora è tempo di guardare veramente avanti, volgersi al sole di una nuova alba lasciandosi alle spalle le ombre del passato.


O almeno è quello che cerco di convincermi di dover fare.

Cerco di convincermi ma resta troppo forte la paura di ferire altre persone, la paura di provare di nuovo la sensazione di fare tutto solo per senso del dovere, di sentir sparire la voglia di andare avanti, le convinzioni, sentirsi svuotare giorno dopo giorno e constatare gli effetti negativi di tutto ciò su chi non si merita di soffrire, chi, nonostante tutto, nonostante i dubbi, a voltare pagina ci riesce.

Avanti, dunque, contro il maremoto professionale presente, contro la cronica voglia di fuggire, contro l'incertezza, controvento, con la grandine che batte sulla schiena scoperta, con l'orizzonte che ormai non si misura più in mesi e neppure in settimane ma in giorni, avanti in questo mio grigio mondo dove ormai l'unica certezza, oltre agli amici, sono i dubbi.

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