martedì 24 gennaio 2012

A desert road from Vegas to Nowhere

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A desert road, from Vegas to Nowhere...e la strada deserta oggi è la SP324, a 80km/h, nel tratto discendente tra Fanano e Lizzano in Belvedere.
La temperatura è alta, tanto alta, a tal punto che la neve non c'è, qui sul Cimone.
La coltre bianca dovrebbe essere la protagonista indiscussa di questi mesi, su queste montagne, la neve.
E invece all'ora di pranzo c'erano 12 gradi e la pista da sci del Lago delle Ninfe di Sestola era comunque costellata da tratti di sterrato, da tamarri che sciavano con i jeans e da persone avvolte nelle loro tute, con il caldo forte che non dovrebbe esserci adesso.
Pure il mondo si ribella all'uomo, mi viene da pensare, mentre i due amici di sempre sono a sciare e mi fanno da maestri, e quelli nuovi sono a mangiare e a godersi l'ozio a poca distanza.
La SS64 Porrettana, naturale prosecuzione di questo percorso, sale e si inerpica per gli Appennini Tosco-Emiliani: da qui per me c'è un mondo nuovo, una strada inesplorata e bella all'inverosimile, fatta di appoggi sui curvoni veloci, del fischio sempre più forte delle turbine che spingono il pilota, il secondo pilota ormai consacrato quale ufficiale, e l'amico di sempre che dorme beatamente dietro.
Per un attimo ho voglia di rifare questa strada da solo. Per un attimo metterei davanti l'introspezione senza accantonare nessuno, per il puro gusto di fare queste curve, al ritmo, magari, di una musica mia, che sento SOLO mia.
Anzi, nostra.
E allora un fallimento non è sempre uno sbaglio, potrebbe semplicemente essere il meglio che uno possa fare in certe circostanze. Il vero sbaglio è smettere di provare.

E così è stato, in effetti. La felicità ci attende. E la strada deserta non fa più paura, adesso che accanto a me c'è chi può prendere il volante di questa vita.

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