domenica 29 gennaio 2012

Intersezione di piani (alias Mondi paralleli reloaded)

SS516, 70km/h, notte fonda; è tutto dritto e non c'è nessuno per strada ma non ho voglia di correre, non ho fretta, non ho voglia di arrivare a casa, anche se l'ora e la stanchezza consigliano di arrivare alla meta il prima possibile, prima che possano comparire eventuali colpi di sonno. Continuo a guidare, guardando avanti, in diversi sensi, con Waze che mi indica dove sono e quanto manca per arrivare a casa; ma non lo guardo, non mi interessa sapere dove io sia e dove stia fisicamente andando; nessun GPS, nessun navigatore satellitare ti da le indicazioni per la vita.


La memoria torna ai tramonti del Fulufjällets Nationalpark, al tour fotografico a caccia di alci e orsi (non visti - la stagione non era quella giusta). Lì le strade erano ignote, lontane, sterrate, acerbe; mi facevo trasportare su un mezzo non mio senza una meta, ma già quei tramonti mi avevano fatto provare qualcosa di simile. Nemmeno ora la meta è precisa, ma sul percorso sto trovando dei fantastici compagni di viaggio, passeggeri, autisti, piloti che mi stanno facendo crescere giorno dopo giorno, riempiendomi di sorrisi e dandomi quella fiducia che spesso non riesco a trovare né dentro di me né altrove.

La meta resta imprecisa e ignota, ma sto calibrando la bussola, sto cercando di capire cosa voglio, cosa mi fa star bene e chi mi fa star bene. E quando me ne accorgo arriva quella voglia di non tornare a casa, quella voglia di credere che un momento ed un giorno possano non finire, la voglia di riunire nuovamente il prima possibile quegli amici che riescono a farmi smettere di pensare ai problemi di ogni giorno, che riescono a farmi domande a cui mi fa piacere rispondere, che riescono a creare mondi paralleli anche a due passi da casa; riescono a ridarmi la serenità che mi mancava.

Verso queste persone la gratitudine non sarà mai abbastanza...

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