mercoledì 17 luglio 2013

Giudicare

Superstrada Firenze-Siena, 110km/h. L'Ignara Spider Veloce, da questa velocità in poi, possiede una progressione inarrestabile, inesorabile, che la caratterizzava tanto tempo fa e la caratterizza ancora. E' veloce, velocissima, ma vuotissima in basso.
E' vuota anche di emozioni vissute, lei. Per lo meno con me. Di storie ne può raccontare pochissime, ma è tipica delle macchine nuove che ho. Se le guadagnano sul campo, come sempre.
Si riempirà, col tempo. E' quello che mi dico sempre. Col tempo le emozioni arrivano. Arrivano eccome, anche quando sali sul treno  e quello accumula ritardo dove non deve.
La Cassia se l'è fatta, l'Appennino non ancora. Tutte in modo Ignaro.
In modo Ignaro di quel che nasce, cresce e si sviluppa, lei procede tra le mani esperte del pilota.
Nella sua inarrestabile progressione sorpassa. Sempre.
Non lo sa, ma si mette dietro tante cose. Si mette dietro tante cose che il pilota dal suo sedile osserva.
Si mette dietro tante coppie finte che si credono vere, in cui uno rincorre l'altro.
Si mette dietro tante persone che ostentano il proprio amore sui social network, che altro non è che la paura di perdere l'altro, e la comodità che ne deriva.
Si mette dietro persone che predicano bene (adesso) e razzolavano totalmente al contrario.
Si mette dietro coloro che vivono attendendo un segno e sbagliano a non muoverso.
Si mette dietro persone che non ascoltano e che vorrebbero solo sentirsi dire che sono bravi, ma che non hanno mai fatto i conti con la sopravvalutazione oggettiva di chi non se lo merita.
Si mette dietro chi dà valore immenso ai piccoli gesti, quando non comprende  che i grandi gesti sono altri, e forse sono bilaterali.
Si mette dietro chi si suda ogni "goccia" dell'amore altrui e ne è contento.
Si mette dietro chi cerca capri espiatori per dirlo a se stesso prima che agli altri.
Si mette dietro, ad ogni livello, chi ancora non ha fatto i conti con se stesso. E chi non li ha ancora pagati, pur avendo la presunzione di averlo fatto e di non ascoltare.
Ma l'Ignara Spider Veloce non sa che porta dentro un pilota e un navigatore. Porta dentro chi sa che il cambio alla guida arriva e sa di poter cedere nelle proprie certezze.
Porta dentro chi sa che le cose nascono crescono e si sviluppano, nonostante le gomme forate in un posto e i treni che non arrivano mai. 
Porta dentro persone che hanno fatto i conti con loro stesse e che si trovano fortunatamente a dirsi "io ci sono" e non si pongono problemi di sorta.

Sembra di tagliare un traguardo con la testa altrove.
Chi ha corso sa a cosa mi riferisco.
Ma non è così. Al traguardo ci siamo pure arrivati. Vittoriosi. Insieme. Spontanei. Ma senza saperlo.
E senza la necessità di dire: "Torno tra un momento, cerco un argomento, recitare la mia parte". 
Che è quello che conta in effetti.  

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