martedì 23 luglio 2013

Crossing borders

Crossing Borders: pare quasi il titolo di un film. E viene voglia di passarli quei confini, qualche volta. Non parlo di confini fisici, o forse non solo di quelli che uniscono e dividono Stati, Paesi, Regioni vere o immaginarie (come il ponte sul Po dell'A13). 
Mi riferisco ai confini che ho nella mente, al voler spezzare, ora che ne vale la pena per davvero. 
Mi è presa la voglia di viaggiare, di attraversare confini. Soprattutto quelli della mia mente. Soprattutto nelle cose rispetto alle quali ho detto mai più. Già, confini. Viaggi. Macchine. Aerei. No, non sono solo patito del mezzo meccanico.
Vorrei guadagnarmi sul campo la cultura dei luoghi, degli aerei, del muoversi.
Voglio ritrovare in me questa passione perduta, per la quale vengo preso per i fondelli.
La mia professione mi piace, e pure tanto. Se c'è una pecca che le trovo, tuttavia,  è l'eccessiva territorialità, che ho saputo crearmi ed è un bene, forse.
Ma non so cosa posso aver fatto per stare sempre in questo Paesetto di provincia, dove non ci sono mercati coperti e dove la gente ha una mentalità molto chiusa. 
Non ho idea di come fare a sbloccare questo loop.
Ho voglia di viaggiare, e anche molto. E so anche con chi. 
Perché attraversare confini apre la mente, le volte che l'ho fatto ho davvero trovato una cultura diversa. C'è chi ne sa mille volte di più, è ovvio.
L'Italia la conosco benissimo, ora vorrei esplorare dei luoghi dove non sono stato.
Metto la bandierina su Trieste, quest'estate.
La metto anche su altre città europee. Ma manca Parigi all'appello, pure Londra. Eppure sono oppresso dagli impegni e dalle catene della mia mente.
Vorrei un aiuto a spezzarle. E ad attraversare questi confini.


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