mercoledì 5 settembre 2012

Bagarre (Sottotitolo: rottura del silenzio per espressione del disappunto)


C'era un tempo in cui si discuteva della bagarre alla partenza delle gare di Formula 1. Era un tempo adesso lontano, quando la Benetton era Nannini e Piquet, Prost e Senna la McLaren, Alesi e Berger alla Ferrari, la Lotus non era con i motori Renault e la Williams schierava il "nonno" Patrese e Thierry Boutsen. Nannini scherzava sempre con Zermiani ai box, e i piloti correvano anche a Le Mans, i motori erano 1500 turbo con le pressioni da qualifica, con qualcosa come 1200cavalli in prova, e 900 in gara, e via dicendo, e i poveracci montavano il Ford DFV 3500V8 che andava comunque bene.
Era un ambiente umano, molto più umano di quello che si respira ora, con atleti ridotti a chimere, a idioti insipienti e arrogati, sprezzanti del mondo che li circonda. Molto più umano di quello che ebbi occasione di frequentare anni dopo.
C'è un'altra bagarre, a cui accennerò in seguito. 
Rientriamo in carreggiata. Raccordo Autostradale Firenze-Siena, direzione sud, 110km/h. Pioveva in modo battente e forte al ritorno da Prato, da "...quello che dovevo fare...".
Fin qui nulla di strano, se non che le Pzero Corsa non sono nel loro ambiente ideale, il differenziale elettronico, svogliato come un impiegato vecchio stile, i turbi, cattivi come sempre, entrano e fanno sbandierare questi 1040kg di lamiere, plastica e roba elettronica coperti da uno strato lucido e uniforme di vernice rossa. Ad ogni accelerata si rischia sempre per l'intervento sin troppo tempestivo del motore.
Il telefono suona. E' il numero di casa mia. Realizzo che è suonato l'allarme ed ho ancora 25 minuti di percorrenza, in cui l'eventuale ladro potrebbe fare il bello e il cattivo tempo in casa mia. Chiamano i Carabinieri, collegati all'allarme. Vanno verso casa. "...Lei venga prima possibile..." - tuona l'Appuntato nel cellulare. E allora, sotto questo uragano, sposto la mappatura in Dynamic, cosa da non fare, c'è scritto anche sul libretto di uso e manutenzione. Scalo in quarta. Quinta. Sesta. La progressione è entusiasmante. Ancora di più. Piove, i tergicristalli fanno tanta fatica a smaltire l'acqua da quanto piove. Raccordo Autostradale, vuoto, 220km/h, dopo la salita di San Donato. Sono un mostro che corre velocissimo, adesso.
Sollevo enormi colonne d'acqua. Ho lo "stato di necessità" dalla mia parte, misera giustificazione civilistica per chi va forte in macchina.
Corro, ancora di più. Poggibonsi Nord, 235km/h.
Ero sorridente.
Ma da quando è ricominciata la bagarre non vivo, di nuovo. Penso soltanto che anche una misera critica, la richiesta del "minimo sindacale", sarebbe stata ben accetta.
La vita è questa, ti fa scontrare con chi era tutto per te, con chi dava tutto senza problemi e adesso scopri che "...lo fa per forzatura..."
Bagarre, come tra Arnoux e Villeneuve. Bagarre. Troppa.
E a questa velocità si può morire. Ancora di più se si considera il bagnato e Sinead O'Connor che tira fuori il meglio di sé nella canzone che era "nostra" con una persona del mio passato, con cui ci siamo amati tanto e il cui finale è esattamente analogo. Bagarre. Ancora. Fine imminente.

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