domenica 30 giugno 2013

Something happened on the way to heaven



L'estate avanza. La gente va verso sud rotolando facendo finta di divertirsi, e magari ha come unico scopo quello di caricare foto di Facebook
I cartelli blu delle superstrade, quelli verdi delle autostrade, vengono guardati con distacco perché la strada è lunga.
Eh già: l'imperativo è fare strada. Fare strada. Con le medie più alte possible ma senza strappi, come diceva Battisti.
Appennino, ancora una volta. Autostrada A1, 130 km/h.
Sono partito con le solite raccomandazioni, in effetti. Quelle di chi dice "vai piano" e tanto io vado a 130, nonostante il mio passato da pestatore scoordinato di acceleratori.
E soprattutto ho 32 anni e poca voglia di fare il bischero. 
C'è chi non dice niente, e  forse mi fa capire di più degli altri che mi vomitano addosso parole inutili. C'è chi non sa che le candele che accendo nelle vuote Chiese hanno una finalità precisa. Ma probabilmente Lui non mi ascolta in quel senso. Eh vabbè, ci siamo capiti male.
E infatti, con la solita maestria della danza appenninica,  esco di curva, prolungo all'inverosimile e oltre ogni limite del buon senso, il contakm  saldamente piantato sui 150km/h quando avevo detto "vado piano".
Vado piano, e conosco ogni singolo punto di corda. 
E pochi centimetri superano la strada verso un piacevole weekend da una tragedia. Pochissimi cm dalla mia ruota anteriore sinistra separano un cordolaccio di cemento.
Forse millimetri. Me ne sono accorto tardi.
E sarebbe stato forse il disastro. Non voglio immaginare il resto ma forse sarebbe stato sin troppo rapido per rendermene conto.
Ma qualcosa succede comunque. Coda. Frenate. I "piloti" messi pari ai vecchini lenti irriverentemente superati.
Ma in questo cuore c'è sole. Stranamente splende forte questo sole.
In fondo le verità non sempre coincidono con quello che uno all'inizio avrebbe voluto.
Per strada c'è di tutto, in questi 185km: camion, macchine, casini, cuori, messaggi, silenzi, amore mancato, amore vissuto.
Silenzi. Obiettivi che si mancano per una stupida coda.
Mi viene da pensare che l'umiltà di dire le cose che mi sono guadagnato sul campo, anzi, per strada, anzi, a dire la verità su questa strada, sia finita chissà dove, non avendo ricevuto segnali adeguati.
Vorrei ricevere la stessa chiarezza e umiltà che do ma non mi pare possibile a nessun livello.
In fondo, alle volte non sempre il cuore ha ragione sul cervello. Vince spessissimo, ma non quando ci sono io in ballo.
Pace. E' successo qualcosa.
E me ne sono pure accorto. 

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