domenica 9 giugno 2013

Attimi di relax prima di una ripartenza

Solito Frecciabianca delle 17.47, questa volta posto 14C invece del 13B (con i biglietti premio non si può scegliere il posto...); fuori piove, il tempo è grigio, come molto spesso nella prima metà di questo duemilatredici che sembra continuare a portarsi dietro un crescendo di emozioni e di soddisfazioni inattese. Non senza rinunce.

Notti passate a studiare, a ragionare, a scrivere; giorni di attese, di stanchezza e di ansie dissimulate; ore di tensione e batticuore finale ed i problemi che uno ad uno si vanno a risolvere, anche se ce ne sono ancora molti di cui venire a capo. Tanti dubbi ancora ma una certezza, ormai: questo rientro pare proprio che inizierà ad essere uno degli ultimi.

Sì, partirò.

Partirò, e la valigia sarà nuovamente grande; e non ci sarà un treno questa volta a portarmi verso questa nuova destinazione, ma un aereo, bello grosso anch'esso; e volerà lontano, verso nuove avventure, verso una scommessa importante ed onerosa, in cui mi sono buttato di testa con l'aiuto ed il supporto di chi mi ha dato fiducia, costantemente, di chi ha scommesso su di me; e nonostante tutto sarà solo una tappa verso altre ripartenze.

Lascerò tante cose; lascerò i tramonti sul mar Ligure al loro nuovo destino; lascerò il sole offuscato di Milano con le sue speranze; lascerò amici nuovi e vecchi che continuano a costruire il loro futuro passo dopo passo; lascerò persone a cui sono riuscito a dire un sincero mi manchi; lascerò le voci che tornano sempre più distanti; lascerò fratelli acquisiti; lascerò molte altre cose, ma per una volta ho pensato egoisticamente a me ed al mio futuro, lasciando da parte tutto il resto.

Mi sono preso allora qualche minuto di relax all'Arco della Pace, quando le notizie non erano ancora certe anche se i giochi erano già fatti; un amico inaspettatamente sincero al mio fianco. Non c'era la frenesia della vita milanese in quei minuti, con il sole che faceva capolino timidamente tra una nuvola e l'altra; e volevo godermeli tutti, quei minuti, finalmente senza qualcosa a cui pensare costantemente, senza la preoccupazione di perdere tempo prezioso. Quei minuti erano per me; così come dovrà esserlo questa nuova direzione della mia vita.

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