Autostrada A1, Orvieto, 110km/h. Il pullman procede, veloce, in netto anticipo sulla tabella di marcia, verso Siena, e verso il rientro dal capodanno.
C'è buio e ci sono le chiacchiere dei post precedenti. C'è una ferita il cui dolore, in quel preciso istante, non mi impediva alcunché. C'è anche una forza e una carica che questo 2013 mi costringe ad ostentare, tirando fuori, forse una delle parti peggiori di me.
C'è buio e ci sono le chiacchiere dei post precedenti. C'è una ferita il cui dolore, in quel preciso istante, non mi impediva alcunché. C'è anche una forza e una carica che questo 2013 mi costringe ad ostentare, tirando fuori, forse una delle parti peggiori di me.
Ho provato pure ad assumere il ruolo del bel tenebroso a Roma, ma non sono né bello, né tantomeno tenebroso, e allora sono diventato una macchietta simpatica e sorridente, cosa che forse mi compete di più.
Niente falsità, adesso. Policy of truth, come cantano i Depeche Mode.
Come un disperato grido il solito ritornello Full steam ahead, ed in effetti lo attuo anche, salvo poi ritrovarmi a indirizzare i pensieri dove mi ero ripromesso di non farli andare.
Spending review al rialzo, mi viene da ridere al solo pensiero.
Con l'attività fisica, ora si comincia sul serio: ci voleva il 2013, l'abbandono e la singletudine terribile per farmi ripartire da me stesso, dallo star bene in tutti i sensi.
Tuttavia, a tratti non riesco ad uscire da questo tunnel, anche se qualche volta vedo la luce. Ci sono momenti in cui la mia mente è sferzata da forti venti che vorrebbero una chiamata, una buonanotte, un qualche segno che la speranza c'è ancora e può esser coltivata. E solo per rispetto io non cerco né chiamo.
Questi venti poi cambiano, in modo del tutto inaspettato, direzione. Mi vedo costretto a dire a me stesso che ci ho guadagnato (quando non è minimamente vero), che ho imparato una lezione (questo è vero), che tutto sarebe diverso.
Sono parole che rimangono inascoltate perché filtrate da un muro bianco che si chiama paura, o mancanza di amore, ma alla fine il risultato non cambia: rimango impantanato nelle sabbie mobili, negli obiettivi che si avvicinano in modo inesorabile.
Riusciro? Io credo di sì. Anche se la speranza, nonostante la bella pugnalata di venerdì scorso, è l'ultima a morire.
Love lies bleeding.
Love lies bleeding.
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