martedì 8 gennaio 2013

A tratti, il sereno (criptico e breve)



Guardo fuori, il tempo è grigio, di norma. Per carità, è gennaio di un nuovo anno ed è del tutto normale che sia così.
Ci si fa anche l'abitudine al grigiume limaccioso delle giornate di gennaio. 
Ma a tratti capita che il grigio si rischiari sotto i colpi di qualcosa di inaspettato che arriva quando ceni a colpi di coniglio ripieno e di patate arrosto.
Arriva qualcosa, un segno, che ti fa capire la verità, quella che speravi fosse reale e che per mesi avevi negato a te stesso o ti era stata negata.
Ed è bello, molto bello, sapere che la tua nave che ha ripreso il largo, per qualche minuto è andata di nuovo con 2 motori invece di uno, perché secondo si è riacceso spontaneamente, senza premere alcun tasto né girare la chiave.
Perché non c'è niente di più bello che pensare a quella persona. Niente. 
Mi ha fatto capire che c'è la complicità, che c'era qualcosa di bello che mai verrà quantomeno dimenticato.
E i neuroni rientrano nello sciopero che li contraddistingueva quando ti avevo accanto. 
Eh sì, nei miracoli ci credo ancora.

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