venerdì 20 aprile 2012

Costruire



Chiudi gli occhi immagina una gioia
molto probabilmente penseresti a una partenza


Se i primi due mesi a Londra mi hanno accolta con temperature meravigliosamente alte e cieli straordinariamente limpidi, è da quando son tornata dopo Pasqua che a nuvoloni bianchi che corrono veloci portati dal vento, così perfetti che sembrano disegnati, si alterna un cielo color latte che si ingrigisce più volte nell'arco della giornata. Intanto io son sempre più convinta di essere metereopatica. Strano mese Aprile, che ti impigrisce cullandoti tra nostalgici ricordi e poi ti scuote dal torpore con l'aria frizzante che profuma di primavera. Aprile che ormai mi fa sentire a casa in questa città un po' magica, Aprile che mi ricorda che tra poco meno di un mese dovrò lasciarla la mia Londra, e qualcosa dentro inizia di nuovo a rompersi. Questa città, che negli ultimi giorni mi ha fatto ritrovare un'amicizia e un briciolo di autostima finchè giocava a nascondino con il mio sorriso, mi mancherà davvero un mondo. Il mio.

... così come l'ultimo bicchiere l'ultima visione
un tramonto solitario l'inchino e poi il sipario
tra l'attesa e il suo compimento

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