martedì 21 maggio 2013

Volti

La metro gialla scorre veloce sotto le vie del centro di Milano mentre cerco, tra centinaia di volti ignoti, uno di cui potermi innamorare; pochi, pochissimi minuti, fino alla mia fermata; quel tanto che basta per percepire che c'è ancora qualcosa di buono in questo mondo che si muove in fretta da un posto all'altro, sempre alla ricerca di arrivare da qualche parte; ...dove? Forse non lo sapremo mai veramente. 

Forse c'è chi ci riesce, ad arrivare da qualche parte; o forse da qualche parte ci arriviamo tutti. No, tutti no; qualcuno non arriva mai. Così ricomincio; ricomincio per l'ennesima volta, dopo aver ricominciato tante volte senza spostarmi ed una volta migrando a Ovest, anche se solo di poco più di duecento chilometri; ma si sa, le vere distanze non sono quelle fisiche; la distanza materiale aiuta solo ad acuire le distanze spirituali.

Ho perso tante persone in queste rivoluzioni, in questi periodici sconvolgimenti forzati, e quasi nessuno, effettivamente è rimasto; pochi, pochissimi hanno saputo tener testa ai miei silenzi, che per quanto da lontano possano sembrare molto meno evidenti, sono sempre lì e non hanno mai accennato a diminuire la loro portata. Quello che è sicuro è che nelle mie ultime due vite ho trovato diverse persone che questi silenzi li hanno saputi accortamente e piacevolmente riempire; non molte, ma ci sono state e ci sono; ora alcune fisicamente più distanti ma altre inaspettatamente vicine.

Capita perciò spesso, in questo periodo di intenso lavoro individuale in preparazione della prossima rivoluzione, di trovarmi a fare compagnia ai miei stessi pensieri, magari leggermente riscaldati da qualche goccia di vino rosso; tornano a mente discorsi di incompatibilità, raggi di sole rimasti sempre distanti, tramonti osservati da lontano e voci a cui avevo incautamente consegnato troppe responsabilità. E viene la paura che questi ricordi e queste persone possano svanire nel tempo come quei volti nella metropolitana che riempiono la mia vita per tre minuti o poco più, facendomi capire che sotto sotto, al volo, qualche sentimento sono capace di provarlo, ma che poi, proseguendo per la loro strada, mi lasciano, come sempre, solo in balia della mia mente.

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