venerdì 3 maggio 2013

Permanenze


Risalgo in treno, questa volta dopo parecchio tempo; così tanto che la destinazione non sembra più consueta, anche se in realtà è sempre la solita, la città dove sono cresciuto, dove restano alcuni dei legami più forti che ho imparato a riconoscere. Ma quanto difficile è esprimere e comunicare la forza di quei legami? Come tante altre cose, alla fine restano dentro. Certo, una volta non mi accorgevo di queste sensazioni, o forse le confondevo con altre.

Torno così, sempre con la mia relativa calma, a casa; ci torno nel mio classico posto 13B tra la rassicurante presenza di somiglianze non veritiere e bellezze acerbe; ci torno dopo aver festeggiato già tre volte con diverse persone del mio presente, seppur in modo sommesso, il passare degli ultimi dodici mesi; ci torno con poche speranze di incrociare tutte le persone del mio passato meno recente che speravo di riuscire a ritrovare in questi due giorni; ci torno con l'ansia per le prossime sfide e la consapevolezza di essere sempre in ritardo.

Ma la mente non è più da nessuna parte ora; non è a Milano, non è a Padova, non è in questo treno, ma neppure guarda completamente avanti alle possibili nuove mete del mio peregrinare; come se fossi sospeso in un limbo di possibilità e di dubbi, anche se in realtà dubbi non ce ne sono, e gli ultimi incontri di due settimane fa, tra una mozzarella e l'altra con la vista delle guglie del Duomo dietro una sottile pioggia che ben poco aveva di primaverile, hanno sicuramente contribuito a sfoltire qualsiasi nebbia offuscasse lo sguardo.

Ed in tutta questa confusione cerco di non fermarmi a guardare i raggi di sole che spuntano inattesi, sento note nuove, ascolto ritmi che non conoscevo e lascio le mie dita scorrere liberamente sui tasti bianchi e neri con una forza ed una passione che prima avevo sentito solo nelle corde vocali; mi manca però il microfono, dopo che l'assaggio teatrale di marzo e la mini performance di Sestri hanno riacceso la fame del palcoscenico lì davanti... ma non c'è solo la voce... mai dimenticherò quelle melodie che non finiscono di quella serata sul Naviglio di fronte a quei pochi ma buoni che hanno fatto da bellissimo contorno ad un importante battesimo.

Ma tutto resta transitorio, passeggero, volatile... certo, non le amicizie; e proprio ora che la scelta di una permanenza iniziava a sembrare non più così insensata, tutto si è rimesso in discussione.
Ma prima devo uscire da questo limbo... ancora qualche settimana...

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