Cammino... l'ho fatto molto in questi giorni; ho attraversato più volte il centro di Milano da parte a parte, al telefono, oppure semplicemente con la musica a farmi compagnia, in attesa di vedere qualche amico, bere qualcosa, fare due chiacchiere, con la caviglia che non è ancora del tutto a posto e ogni tanto reclama attenzioni. Cammino, nella tiepida aria primaverile, immerso nei miei pensieri, tra i piacevoli recenti ricordi di un luminoso e colorato bianco e nero.
Cammino, perso tra i continui dubbi e le (per quanto minori) paure; cammino, la mattina, finalmente sotto un cielo azzurro, con A Song for You di Bublé che mi fa venire voglia di piangere senza un motivo particolare, solo per buttare fuori le tante emozioni che continuo a reprimere per timore di mostrare di essere capace di provarle. Cammino, scendendo dalla metropolitana una fermata prima per fermarmi a prendere un cappuccino ed una brioche con calma.
Cammino, cercando di mitigare, nella musica, le solitudini che continuano a farmi paura, ogniqualvolta io permetta a quelle di riempire gli spazi vuoti della mia vita; cammino, anche per riempire, da solo, quegli spazi. Cammino, e mi piacerebbe non farlo da solo, ma il mio vecchio timore di disturbare, di intromettermi nelle vite altrui e di essere inopportuno mi fa rimanere un camminatore solitario; come sono sempre stato.
Cammino, ignaro del mio futuro, certo senza alcuna pretesa di emulare il grande Kurt, mettendo in fila, uno dopo l'altro, tanti passi verso l'ignoto.
Cammino, cercando di mitigare, nella musica, le solitudini che continuano a farmi paura, ogniqualvolta io permetta a quelle di riempire gli spazi vuoti della mia vita; cammino, anche per riempire, da solo, quegli spazi. Cammino, e mi piacerebbe non farlo da solo, ma il mio vecchio timore di disturbare, di intromettermi nelle vite altrui e di essere inopportuno mi fa rimanere un camminatore solitario; come sono sempre stato.
Cammino, ignaro del mio futuro, certo senza alcuna pretesa di emulare il grande Kurt, mettendo in fila, uno dopo l'altro, tanti passi verso l'ignoto.
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