giovedì 3 maggio 2012

Un compleanno speciale...

"Uno in più, nient'altro che un numero.
Uno in più, nient'altro che un simbolo." (Uno in più-883)

28/04/2012
E' un sabato mattina bollente, quello che mi attende all'uscita di casa in un orario che, in effetti, gioca la sua parte sulla temperatura.
Oggi si festeggia il compleanno di una principessa ed anche il mio, anche se sarà tra un paio di giorni.
Mi avvio, sotto il sole cocente delle 14, verso il supermercato più vicino, insieme ai miei amici di sventura: dobbiamo comprare un sacco di cibo! Sembriamo delle trottole: a giro di quà e di là, in lungo ed in largo, per il supermercato alla ricerca del necessario, tra una risata e l'altra. Sono in defibrillazione: tutto deve essere perfetto! Non ci deve essere il minimo errore: è troppo importante questo giorno!
Dopo due ore di accurata ricerca del cibo mi incammino, con un mio buon amico, verso casa per iniziare a cucinare. Le casse del pc suonano, da prima, un ottimo cd degli Skorpions, per finire con uno degli ultimi album di Springsteen. L'emozione sale, minuto dopo minuto. Controllo meticolosamente ogni dettaglio, anche il più insignificante, ma tutto deve essere perfetto.
Poi arriva la principessa, bella come non mai, seguita dai miei amici e, infine, dalle sue amiche.
La cena viene intrattenuta da quei soliti personaggi espansivi e simpatici, quei tipi, per capirci, che attaccano subito bottone, fregandosene di quel che dicono e di come lo dicono: basta dirlo!
La serata passa, tra una risata e l'altra, forse troppo in fretta. E' stato un evento in cui ho potuto, finalmente, godere di quelle "gioie semplici che, alla fine, sono le più grandi". Quelle risate sane, semplici, ancora mi risuonano nelle orecchie: ne avevo bisogno! 
Quegli occhi, lucenti, emozionati, non li scorderò mai!!!

30/04/2012
La sveglia suona presto stamani, ma il mio corpo non se la sente di tirarsi su da quel morbido, accogliente materasso: dopo tutto, oggi è il mio compleanno!
Le telefonate e gli sms, però, si moltiplicano minuto dopo minuto ed io, da bravo gentleman, sono costretto ad alzarmi per rispondere a tutti quelli che hanno avuto il pensiero che io, proprio io, 22 anni fa nacqui in quello stesso giorno.
Non mi sento di avere 22. Ne sento, però, il peso quando, per ovvi motivi, si vanno a fare i conti di cosa ho combinato in questi anni di università: è qui che il tempo, acerrimo nemico mio, pesa come un macigno sulla mia schiena! C'è solo una soluzione: devo darmi da fare!
Attendo l'arrivo del mio secondo pilota, oggi un pò malaticcio, mentre aiuto il mio solito buon amico a preparare il pranzo.
Arriva tutta trafelata e bagnata dalla pioggia battente. I suoi occhi dicono tutto, senza bisogno di parole!
La sua lieve indisposizione la costringe, a malincuore, a riposarsi nel mio letto mentre io ed il mio amico ci concediamo un pomeriggio di playstation per soli uomini.
E' stato uno dei compleanni più belli della mia vita. Anche oggi ho gioito di quelle gioie semplici che sono gli occhi di chi mi vuole bene ed una birra, sorseggiata col mio caro amico, in un pub pisano mentre, in sottofondo, suona Pulse, uno dei miei live preferiti dei Pink Floyd.
E' stata quella musica, accompagnata, diciamocelo, dagli 11 gradi delle birra (!!!), a farmi capire ancora di più che questo non è il mio posto. Voglio che la mia permanenza in Italia duri il meno possibile. E' come quando ci si mette un paio di scarpe più piccole di due numeri: puoi camminarci ma, a lungo, te le devi togliere!

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