domenica 10 marzo 2013

Percorsi

Nuovi bivi appaiono all'orizzonte; inizio a guardare la strada in avanti con questo lungo percorso in salita, difficile da imboccare e da seguire, che richiederà fatica e sacrifici, ora più che mai, visti i bellissimi rapporti di amicizia e di stima reciproca che mi sono costruito in questi ultimi undici mesi nella mia attuale frenetica e stimolante città adottiva; mi volto per un attimo indietro, chiedo consiglio a chi può capire certe sensazioni.

Forse è un pazzia ...ma chi sono io se non l'uomo delle pazzie? Quello che prende un Frecciarossa per Bologna con un'ora di preavviso, quello che riesce a combinare ed incrociare più impegni in un'unica serata, quello che si fionda da Roma a Como passando per casa a rifare la valigia, quello che ad un weekend con gli amici con cui inizia a sentire legami di amicizia sempre più profondi non sa mai dire di no, quello che di fronte alle scelte importanti dice che non bisogna mai pensarci troppo altrimenti non si sceglie più... ma questa volta la strada che si traccia all'orizzonte non va improvvisata.

Certo, è arrivata di corsa e in mezzo ad altri pesanti, per quanto piacevolissimi, impegni; è arrivata perché "non richiamiamo persone a caso..."; è arrivata perché comunque l'ho cercata; è arrivata perché potrebbe essere il prossimo grande balzo verso un futuro ancora indefinito (...e quando mai il mio futuro è stato definito?). Così mi ci butto, a capofitto, con il supporto forte e sincero degli amici veri, quegli stessi amici che più mi mancherebbero nel momento in cui giungessi veramente a prendere quell'aereo ...perché non si parlerebbe più di treni...

Ma ci sono ancora tutti quei condizionali, c'è ancora tanta strada da fare e, parafrasando un pensiero che ho letto da qualche parte in giro per la Rete, "Non ci sono ascensori che portano al successo, ci sono solo le scale, e devi salirle con le tue gambe!".


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