
C'è sempre quel senso di incompletezza a farmi compagnia, quella voglia di perdersi una sera tardi con un pianoforte e Bublè che canta in sottofondo You Don't Know Me; perdermi ma non da solo, avrei voglia di condividere apertamente i miei pensieri e le mie passioni invece di aver paura di parlare di me; e vorrei riuscire a ritrovare quei pensieri e quelle passioni da condividere che ultimamente vengono meno, anche se qualche piccolo spiraglio si apre, lì dove persone affini, risbucate dal passato, danno vita a spazi creativi che mi fanno tornare, dopo parecchio tempo, brividi artistici sopiti chissà dove.
E poi ci sono altri viaggi, viaggi che non avrei voluto fare, viaggi in compagnia di amici insoliti ma sinceri, viaggi spinti da un'amicizia che forse non avrei immaginato così forte e così vera, nata per caso e cresciuta nel tempo per tutte e sole quelle ragioni per cui un'autentica e leale amicizia ha motivo di esistere; e questi viaggi non voluti altro non fanno che approfondire ed accrescere queste amicizie che continuano a tenermi per mano in questo labirinto personale degli ultimi mesi.
...e ora che la direzione del bivio è decisa e che qualche porta alle spalle inizia a chiudersi, riuscirò a trovare qualche momento di tranquillità per me? Oppure qualche sfogo alle tensioni accumulate che continuano a non trovare una vera via d'uscita? Nonostante tutto il presente sembra ancora provvisorio, vissuto alla giornata come praticamente tutti gli ultimi due anni, senza riuscire a pianificare alcunché ...per quanto senso possa avere pianificare qualcosa da soli...
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