domenica 24 giugno 2012

Back to the start

Riprendo la mia nuova vita, e con essa riprendo le mie passeggiate mattutine lungo via Carducci (pausa cappuccino più, pausa cappuccino meno). Riprendo con uno sguardo diverso al mio futuro professionale; riprendo con uno spazio vitale per la prima volta "mio"; riprendo, però, senza le forti emozioni dei primi giorni di questa mia nuova vita.

Mancano anche le parole per descriverle, quelle emozioni; manca la voglia di rimettersi in gioco, la voglia di comunicare; manca la voglia di commettere quelle pazzie che per tre mesi mi hanno fatto sentire, forse per la prima volta, veramente vivo. Manca l'energia trasmessa da Seal in Crazy, trasformata ora in seducente malinconia; mancano stimoli e motivazioni forti nella vita, nonostante ora sembra che inizino ad arrivarne nel lavoro.

Devo ricominciare, rimettere in ordine tutti i pensieri, mettere un paletto e guardare avanti, dopo aver capito chi io sia ora e se valga effettivamente la pena spiegare da dove venga. E riparto da un'allegra cena in compagnia di simpatici sconosciuti, allo stesso modo di quell'apparentemente lontano venerdì 17 febbraio. E cerco di farmi convincere da Gavin DeGraw a pensare a me stesso, ad essere me stesso, ed al mio presente...
I Don't Want to Be by Gavin DeGraw on Grooveshark
"I don't want to be
Anything other than what I've been trying to be lately
All I have to do
Is think of me and I have peace of mind
I'm tired of looking 'round rooms
Wondering what I've got to do
Or who I'm supposed to be
I don't want to be anything other than me"
Provo a convincermi ma i silenzi, i vuoti e le distanze sono ancora pesanti da sopportare in questa stanza, accogliente forse, ma vuota.

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