sabato 13 febbraio 2021

Maserati Gransport e Panda battuta



Strada Statale 68, 100km/h. Il motore V8 Ferrari della Maserati Gransport Spyder del 2006 urla, tenuto a bada dai pochi controlli elettronici, e arriva squarciando il silenzio fino a 8000 giri. 

Come una donna che si lascia andare, non chiederebbe altro che “ancora”, finché il cambio robotizzato smorza l’urlo che quasi immediatamente riprende vigoroso. Si arriva a velocità altissime senza saperlo. Questa Maserati me la fanno provare, ma non la prenderò. Ho altri investimenti, altre spese da fare.

I suoi lati migliori non sono quelli che leggi nella scheda tecnica: non è il motore, che con 400cv è una bestia assoluta ma allo stesso tempo è guidabile: non è la linea senza tempo, no. Sono stupendi entrambi e di sicura rivalutazione nel tempo. Il bello di questa supercar è la comodità, che si concilia allo stesso tempo con le meravigliose prestazioni. Ecco, questa è l’essenza della Maserati, del vero Granturismo, il poter prendere la tua ragazza ed andare con stile e godimento sportivo in un Grand Hotel a Gardone Riviera e girare aperti, ma allo stesso tempo galoppare trionfalmente sui tornanti di Volterra.

Rettilineo prima di Castel San Gimignano: una Pandina si pianta davanti, ma basta dare un minimo di gas alla seconda e l’utilitaria sparisce negli specchietti, dietro le sinuosità della strada. Rimane giusto il tempo per me, pilota concentrato, di notare la botta che ha davanti. Pace, passerà. Non riesco, nemmeno nelle curve successive, a staccare gli occhi dagli specchietti retrovisori, che inquadrano quella Panda.

Ok, pare una prova di Quattroruote, ma non lo è.

Ho accanto una persona che mi dà tanto quanto la leggendaria Maserati Gransport Spyder. E allora perché, se la Panda mi aprisse lo sportello, ci salirei? Perché preferirei arrabbiarmi su una Panda che godere su una Maserati? Non sto più parlando di auto. Perché vorrei davvero che la Panda oggi mi aprisse lo sportello, mi promettesse ancora di andare più della Maserati e non lo mantenesse, per un attimo? Perché continuo a non volere realmente la Maserati, anche se con qualche anno di più della Panda, che potrebbe darmi tutto, e invece vorrei soffrire, come tutti i comuni mortali, sulla Panda? 

Sono strano, forse, a vivere in perenne attesa di un segnale che, forse, non arriverà mai, ma di cui mi ostino a pensare che sia fermo per fattori esterni alla mia volontà.

Vorrei davvero avere la forza di dare tutto l’acceleratore a questa Maserati. Non ce la faccio, adesso, nonostante la Maserati non chieda altro che di correre veloce su tutte le strade che conosco. E la Maserati la baratterei ancora una volta con la Panda.

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