martedì 28 agosto 2012

Rollio e beccheggio. L'ultimo post.


Riappaio da questa parte, prima di scomparirne in via definitiva. Però devo farlo per tutti voi, per la mia creatura, per la bravura con cui chi, come Costante ma improduttivo, ne diverrà il Direttore una volta che il sottoscritto abbandonerà la nave.
E a proposito di navi, non posso che terminare la mia carriera qui in questo modo. E sia.  Si riparte, fortunatamente.
Canale di Piombino, 34 nodi. Mi trovo sulla Corsica Express Seconda, giallissima nave della Corsica Ferries, l'unica veloce che va all'Elba. La mia Mito mi aspetta a Piombino in un garage.
La Corisca Express è stata costruita nel 1996, le altre 2 gemelle miseramente accantonate, e se la cava bene nel mare blu dell'Elba.
Non ci mette i tanto sbandierati e promessi 30 minuti, ma in 40 fa la traversata. Promessa di marinaio parzialmente mantenuta, sembra.
Domenica il mare era mosso, mossissimo. Lo si vede dalla foto, fatta dal claustrofobico bugigattolo esterno.
La traversata Portoferraio-Piombino, di norma, è sempre stata lo scenario di uno dei momenti più introspettivi della mia vita. Aethalia rollava e beccheggiava.
Con questa nave, che pare un aereo di linea che non consente di mettersi nemmeno a prua per guardare il mare, ma che ci plana sopra,  non hai nemmeno il tempo di chiacchiarare con chi hai accanto, e la spiegazione delle dotazioni di sicurezza finisce all'imbocco del porto di Piombino.
Tutto scorre, terribilmente perfetto e veloce, in modo tale che tu non te ne accorga minimamente. In questo mi ricorda l'Alta Velocità tra Firenze e Bologna, una metropolitana da 250km/h, dove sembra quasi che ci siano negli ETR appesi i cartelli della Gialla MM3, con le stazioni "Lodi Tibb, Duomo, Montenapoleone, Crocetta, Missori", tanto care al Costante ma improduttivo,  e via dicendo.
Tant'è che a Piombino ti ritrovi spaesato e con tanta strada ancora da fare, specialmente quando è da una settimana che non chiudi occhio.
E c'è da iniziare un percorso.
Già iniziato, a dire il vero. Un percorso con l'aiuto di persone che mi vogliono bene, di uno specialista, di chi sa come raddrizzare certe curvacce di un carattere spigoloso, ma soprattutto terribilmente insicuro dove "...non conosco alla perfezione la materia....".
E' proprio così, ogni tanto dobbiamo guardarci dentro. La strada è lunga, e con l'aiuto di chi mi ama posso farcela. Da solo è difficile, è una cosa opprimente che affonda le radici nel passato più oscuro, che credevo di aver dimenticato.
Quando mi sento dire da chi ho accanto "...i tuoi 23 anni tu li hai vissuti...", so bene che è una frase pronunciata con la presunzione di chi non sa niente di quegli anni, della vita rubata a suon di ricatti, minacce, di periodi neri che somatizzavo nel totale silenzio, della contrazione dei muscoli del viso che con uno sforzo immane sorrideva e da una mente che fuggiva in una brutta, immensa, perduta superficialità.
E' per questo che penso sia importante conoscersi.
Ho iniziato a camminare, di nuovo. Non sarà breve, ne ho la netta sensazione.
Mi congedo da questo blog, anche se da tempo non vi scrivevo, dedicandomi ad una esperienza personale a cui conferisco la massima priorità.
Non posso che ringraziare tutti voi per il tempo reciprocamente dedicato, e in paricolare:
- a Francesco, iperproduttivo in barba al nome, che ci regala emozioni indiscutibili....ah, da ora il Direttore sei tu, in modo indiscusso e indiscutibile;
- a Federico, grandissimo motociclista che ci regala gli scorci, adesso innamorati, della Maremma che un tempo mi illuse;
- a Ilaria, grande protagonista dallo stile impeccabile; 
- ad Anita, che ci dà la visuale dalla prospettiva diversa del passeggero;
- a tutti gli altri che hanno contribuito, è bello avere e custodire un pezzo di voi nel cuore, spero sia reciproca;
- a tutti i lettori, grazie sincero.
Tornerò, statene certi, più forte di prima. 

2 commenti:

  1. ;(
    grazie a te, spero torneri presto a scrivere anche qua! Intanto... buona nuova avventura!

    RispondiElimina
  2. Onorato di prendere in mano le redini di questa bellissima creatura, anche se sinceramente speravo che questo giorno non arrivasse; ora mi sento una strana ed inattesa responsabilità sulle spalle.
    Attenderemo con impazienza il tuo ritorno!

    RispondiElimina

site stats