venerdì 17 agosto 2012

Il cielo sopra Dublino

Prosegue la navigazione a vista a motore, prosegue la bonaccia dopo la flebile folata di vento di Mezzogiorno che per qualche istante ha dato l'impressione di riempire le vele; continuo a navigare a motore quando vorrei navigare a vela, e la benzina per navigare a motore ora non manca, la cambusa viene rifornita, ma mancano il vento ed un timoniere; mi manca stare sul castello di prua a guardare le onde che si infrangono sulla chiglia, ascoltarne lo sciabordio ed annusare l'aria salmastra.


Penso alla mia barchetta in viaggio senza meta in mare aperto nuovamente da quest'anglofona verde isola, richiamato qui per continuare a risolvere problemi altrui mentre la testa si costruisce nuovi muri su cui andare a sbattere; nuove strade sbagliate si aggiungono alla lista e continuo a non trovare quella giusta, ora che, ironia della sorte, lo Scirocco mi aiuta a riaprire le vele; ma è un vento di traverso, aiuta a viaggiare ma non mi soffia in faccia, non mi dà una direzione da seguire.

Pur tra momenti di inaspettata felicità regna ancora la confusione, regna l'ignoranza, regna l'incertezza. Confusione, di idee, di strade, di pensieri. Ignoranza, di storie, di persone, del passato. Incertezza, di intenti, di parole, di sentimenti. Quel che è certo è che non si può tornare indietro, tornare alla verde trasferta della settimana precedente dove i dubbi non esistevano e c'era spazio solo per i sorrisi e l'amicizia. Ora viene solo da chiedere scusa; per un errore, per una fiducia tradita.


Ma c'è un altro viaggio da fare, altri due aerei da prendere, probabilmente altri due moderni A321, verso Francoforte e poi Venezia, con il servizio e la precisione che ci si aspetta da una grande compagnia tedesca. Giusto per poter dire di avere veramente la testa tra le nuvole e spiegare così l'ennesimo stato confusionale in cui mi trovo.

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