lunedì 12 agosto 2013

Pensieri di ritorno


Ripercorro qualche chilometro in auto in questi giorni di forzata nullafacenza casalinga; mi sposto, vago, comunque poco, sempre meno di quello che vorrei. Il gasolio costa e poi, da solo, quanto lontano posso credere di andare, di scappare? Partirò, ormai è certo, andrò a quasi novemila chilometri da qui, almeno per poco più di 8 mesi; poi potrebbero essere altri novemilasettecento chilometri, nell'altra direzione. Ma fino a prova contraria sarò distante, non lontano.

Saprò coprire queste distanze con le mie forze? Mi rassegnerò mai a voler lasciar libere quelle inquietudini che ancora tornano ad ingarbugliare la mia mente e da sole non se ne vanno? Certo, sono stato io a farle tornare, sono stato io a dire "Non è un problema", a credere che effettivamente non lo fosse più, un problema. Ma la verità è evidentemente un'altra ed i pensieri tornano ancora lì, dove li avevo lasciati poco più di un anno fa; ora non aspetto altro che mettere quei novemila chilometri ed un muro di fuoco in mezzo, anche se ho paura che non bastino.

Forse sto solo scrivendo nella serata sbagliata; una serata in cui dovrei essere fuori a guardare le meteore prendere fuoco nel cielo perfetto di questi giorni, ma la paura della solitudine continua a relegarmi in questa casalinga prigione di cristallo, ad aspettare le ore che mancano al trasferimento di domani verso altri problemi che non avrei voglia di affrontare, il tutto senza la minima parvenza di una vacanza, mentre nella rete impazzano foto di persone felici e spensierate e le parole che arrivano dall'etere non aiutano.

Avrei solo voglia di non pensare a niente per qualche giorno, ma inizio a capire che questo non sarà più possibile per parecchio tempo.


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