martedì 28 dicembre 2021

Un Natale vissuto dal Grinch


  

Autostrada A1, 140km/h. Sì, non tengo il solito Cruise a 150, perché c'è il tutor e non siamo sull'A4, né sul tratto fiorentino della stessa autostrada dove quel maledetto macchinario, che ci rende tutti uguali dalla Panda alla Pagani Zonda per paura della multa, non è installato.

Sono in uscita dalla città che pulsa, quella dell'Amaro Ramazzotti, che non dorme mai, nell'ora di punta, mentre per ricordarmi chi,  nel 1990, anno crocevia della mia vita, aveva ucciso Laura Palmer nella serie Twin Peaks, ascolto "Falling" di Julee Cruise. 
Mi allontano da Milano sotto un cielo grigio intenso, che preannuncia la pioggia forte, battente e costante che avrei trovato 220km più a sud, unitamente ai 14km di coda a causa di due veicoli guasti.
L'Enterprise, cattiva sulle strade normali, si trasforma in un cucciolino poco assetato di carburante quando viaggia a velocità costante.
Insomma, tutto bene finora, nonostante il contesto piuttosto palloso.
E' la fine dell'anno, in cui si affrontano gravi emergenze lavorative
E' passato il Natale: questa festa non l'ho mai amata, non l'ho mai tollerata, non l'ho mai digerita.
Dapprima, mi veniva l'ansia di "dover fare" qualcosa. Ora ho fatto i conti con me stesso e me ne sono fregato.
Ho augurato Buon Natale a tutti quelli che ci credono, a tutti quelli che ci credevano un tempo. Ho augurato Buon Natale a chi costruisce la proprie storie a  lieto fine a tavolino, a chi è stato protagonista suo malgrado di "finali col botto", dove il botto era un'esplosione e a raccattare i cocci c'ero sempre io da solo.
Ho augurato Buon Natale a un'amica maremmana, lontana e vicina che, così grinch, ironica, e autoironica, ha capito ogni mia parola. Lo sa cosa c'è dietro le mie parole.
Ho augurato Buon Natale a Sandra, che il lieto fine l'avrà senza doverselo costruire, ma non dov'è ora. NON ho augurato Buon Natale a chi, l'anno scorso, mi mandò gli auguri alle 8:36, per poi regalarmi il Natale più di merda della mia vita. Non ho augurato Buon Natale a chi era tornato, ma non ho riperso nella vita. Ho augurato  Buon Natale ai silenzi che continuano, dritti, auspicando che un giorno siano rotti da un qualcosa di maturo e pacifico.
Non ho dimenticato chi mi ha tirato fuori da un pantano, mi ha lanciato ad altissima velocità e poi ha tirato il freno di colpo, lanciandomi in picchiata in un burrone, gettandosi chissà dove, nelle braccia di chissà chi.
Amica, tu non sai proprio che in quel volo giù nel burrone, ho scosso la testa, ho allargato le braccia a mo' di ali, ho inclinato le mani a mo' di flaps, ho tirato la cloche a me, ruotando, e ho iniziato a volare.
Proprio lì, ho iniziato il decollo che ora è una crociera a 10000m di altitudine.
Ci siamo augurati Buon Natale con chi è accanto, e che mi ha fatto innamorare follemente alla lunga. Tu hai capito che ci si doveva lavorare, che prendere la nave era una bizza di un "bambino a cui avevano rubato il giocattolo".
Ho augurato Buon Natale a chi supera i limiti di velocità, a chi ama la traiettoria perfetta, la guida perfetta, la vita perfetta di cui ognuno ha un'idea diversa.
E ora, c'è un 2022 in cui si deve andare a tutto gas verso una nuova prospettiva.
Me lo auguro, con tutto il cuore.

Nessun commento:

Posta un commento

site stats