sabato 9 febbraio 2013

Note, tramonti e voci nel cuore

Solito Frecciabianca della domenica pomeriggio che va a Ovest; un po' meno solito, questa volta; era più di un mese che non ci salivo. C'è un colorato tramonto invernale fuori dal finestrino a salutare questa giornata di sole che se ne va. Ci sono presenze piacevoli ed inaspettate poche file più indietro sullo stesso vagone; scambio qualche parola e qualche sorriso, che in viaggio fa sempre bene...


Sette giorni prima non ero seduto in un treno, non tornavo dal Veneto; ero sul sedile posteriore di un'auto guidata da un sognatore dannatamente concreto, un amico pilota di strade parallele e parallelamente sconnesse, di svolte affini ad incroci simili; un altro serio e divertente amico sempre più amico seduto di fronte a me. Avevamo ventiquattr'ore di musica e di tramonti ancora negli occhi e nelle orecchie, oltre ad una buona dose di stanchezza a tenerci compagnia.

Una villa sul mare, quattro voci, una chitarra, una tastiera ed una batteria; se non è la ricetta della felicità di certo deve avvicinarcisi parecchio... canzoni già note da riprodurre divertendosi come poche altre volte mi era capitato, lasciando libero sfogo alla voce, alle linee armoniche e melodiche che andavano ad aggiungersi alle basi sapientemente suonate dai tre bravi musicisti. Sperimentare, ridere, giocare con le note insieme, lasciando qualsiasi preoccupazione fuori dalla porta. Mi mancavano questi tour-de-force musicali... oh, se mi mancavano... e un po' mi mancano già.

I tramonti sul Mar Ligure, i brividi sulle canzoni di Adele, la focaccia al formaggio di Recco (burp...), la luna e le stelle dal porto di Camogli, il briefing notturno insieme davanti all'ultimo, la sempre ispiratrice Baia del Silenzio... il trait d'union resta sicuramente la musica, ma nondimeno tutto ciò che attorno alla musica gira e scorre, paesaggi, situazioni e persone, è spettacolare.

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